Atac, che c’è da sapere sul referendum
Anche se il Campidoglio finora ha pubblicizzato pochissimo la cosa, domenica 11 novembre, dalle 8 alle 20, si tengono a Roma due referendum consultivi sul trasporto pubblico locale.
È la prima volta che nella Capitale si tiene un referendum grazie alle firme dei cittadini. È il risultato dell’iniziativa lanciata nel 2017 dai Radicali Roma, che ne hanno raccolte 33.000. I radicali propongono di mettere a gara il servizio di trasporto locale, bus, tram e metro, finora affidato ad Atac, l’azienda municipalizzata.
Reefendum consultivo significa che indipendentemente dal risultato, il Comune può decidere di non tenere conto di come si sono espressi gli elettori. E in ogni caso, perché la consultazione sia valida deve essere superato il quorum, cioè deve votare almeno un terzo degli aventi diritto (in pratica, almeno circa 780.000 persone).
Per votare bisogna avere la tessera elettorale (in caso di smarrimento o esaurimento va rifatta) e presentarsi con un documento valido al seggio elettorale.
Il referendum avrebbe dovuto tenersi nel giugno scorso, poi però il Campidoglio ha spostato la data per evitare coincidenze con le elezioni anticipate nei municipi III e VIII.
Il primo quesito dice: “Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?”.
Il secondo quesito dice: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.
Tra i servizi collettivi non di linea rientrano i taxi e gli Ncc (Noleggio con conducente).
Roma Report sta pubblicando una serie di articoli a favore del sì o del no al referendum. Qui l’intervento di Simone Sapienza, segretario dei Radicali Roma, e quello di Walter Tocci, già vice sindaco e assessore alla mobilità di Roma, a favore del sì. Per il no si sono espressi invece Potere al Popolo e il co-portavoce dei Verdi Guglielmo Calcerano.
Il sito del comitato promotore del sì al referendum è: http://mobilitiamoroma.it/
I comitati del no sono almeno due. Uno gestisce questo sito: http://www.mejodeno.it/
[La foto del titolo, Getting On That Bus, è di BWphotostreet ed è stata pubblicata su Flickr.com con licenza creative commons]