La Bellezza salverà il mondo (e la Tuscia)?

Che la bellezza abbia anche un forte valore politico e sociale è cosa nota da secoli. Fu già Sant’Agostino, nel quarto secolo dopo Cristo, a parlare della “pulchritudo” come di una forza in grado di modificare il destino dell’umanità. Poi venne Dostoevskij, con la famosa frase “la bellezza salverà il mondo”, inserita nel suo romanzo “L’Idiota”.

In una delle scene più famose del film “I cento passi”, c’è un bel monologo, in cui Luigi Lo Cascio, nei panni di Peppino Impastato, spiega in modo semplice ed efficacissimo come il bello possa essere una forza rivoluzionaria, tanto quanto il brutto ha spesso un grande potere come entità conservatrice o reazionaria, già per il semplice fatto di esistere.

Nonostante i numerosi e nobili precedenti, però, quando nel mondo politico la parola “bellezza” diventa un vero e proprio titolo ufficiale, la cosa continua sicuramente a stupire e ad incuriosire. È quello che sta succedendo a Viterbo, dove la neo sindaca Chiara Frontini, ha deciso di affidare a Vittorio Sgarbi un “Assessorato alla Bellezza”.

IL MONOLOGO DEL FILM “I CENTO PASSI”

Chiara Frontini è stata eletta nelle scorse settimane, alla guida di una coalizione di liste civiche, sconfiggendo gli sfidanti sostenuti ufficialmente dai partiti di centrodestra e di centrosinistra. A dirla tutta sarebbe più corretto parlare delle sfidanti al femminile, perché, curiosamente, la sfida viterbese è stata quasi tutta al femminile. Una novità assoluta per la città.

Tra i partiti che hanno operato per il suo successo, l’unica sigla di una qualche notorietà nazionale, a sostegno di Chiara Frontini, è stata la lista “Rinascimento”, ovvero il movimento politico guidato da Vittorio Sgarbi. Era perciò quasi scontato, dopo il trionfo, che lo stesso Sgarbi avrebbe presto avuto un qualche ruolo nella nuova giunta cittadina che si andava a formare.

Meno scontato che il ruolo attribuito al noto critico d’arte fosse quello di “Assessore alla Bellezza”. Un nome dalla grande potenza evocativa, capace già di suo, prima ancora di lanciare qualunque programma o progetto, di richiamare le attenzioni su quanto sta avvenendo nel capoluogo della Tuscia.

Il vulcanico Sgarbi, non ha comunque atteso molto, prima di aggiungere al titolo appena ricevuto, anche dei contenuti. Innanzi tutto il primo e più importante progetto che verrà portato avanti dal nuovo assessorato, sarà la creazione di un festival ispirato a quello spoletino “dei due mondi”.

PHILIPPE DAVERIO SPIEGA IL DIVERSO CONCETTO DI BELLEZZA IN DOSTOEVSKIJ E SANT’AGOSTINO

Dunque teatro, esposizioni, musica, sperimentazione artistica, da convogliare nel costituendo “Festival della Tuscia”, una manifestazione che, nelle intenzioni e nelle prime dichiarazioni di Sgarbi, non si limiterà alla sola città di Viterbo, ma intende coinvolgere tutti i paesi della provincia.

A questo si aggiunge il progetto di una grande mostra su Michelangelo, prevista per il mese di ottobre e il tentativo di portare sulle reti pubbliche nazionali il trasporto della Macchina di Santa Rosa, la grande festa tradizionale viterbese, sul modello di quanto già avviene per il Palio di Siena.

Riuscirà Sgarbi a portare avanti il suo ambizioso “programma di bellezza”? E riuscirà questa “bellezza” proposta dal nuovo assessore, se non proprio a salvare il mondo, come sperava Dostoevskij, perlomeno a dare slancio alla Tuscia? Lo scopriremo già nei prossimi mesi.

Quel che è certo, è che la nuova Viterbo dalla politica al femminile e dalla bellezza divenuta programma politico, è una realtà da guardare con maggiore attenzione, rispetto a quanto non sia avvenuto finora.

 

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