Cavalli al confine

Ho intravisto il cavallo

ritto e fermo sul prato

affiancato ad un altro

orientato all’inverso

– il passaggio a livello

era levato – un bianco

e un nero nell’incastro

che sbarra il mondo perso.

(Toti Scialoja, “Le sillabe della Sibilla”)

Entrando a Roma dalla Portuense, all’altezza di Corviale, sui prati che dalla collina scendono verso la strada, due cavalli fanno avanti e indietro, pascolando senza sosta sotto quel lungo palazzo di cemento che segna il confine della città e che, come Giano, rivolge il suo profilo all’alba e al tramonto di ogni giorno.

Due cavalli senza cavalieri, come Castore e Polluce sulla cordonata del Campidoglio, ma senza Castore e Polluce, due simpatici ronzini che sembrano usciti dal film di Brancaleone alle Crociate.

Quello che sembra il più vecchio è legato ad una lunga corda che gli impedisce, forse, di arrivare in strada se mai dovesse trovare un varco nella recinzione, ma allo stesso tempo gli consente di raggiungere ogni punto del terreno.

L’altro si aggira vicino al cartellone pubblicitario con le offerte di uno dei tanti supermercati della zona e alla fermata dell’autobus, pronto con la testa a cercare una carezza o chissà, forse, qualcosa di più gustoso da mettere sotto i denti.

E le macchine intanto sfrecciano sulla Portuense, verso il mare o dirette al centro, passando in quel luogo di confine dove credi che la città finisca, mentre lì invece ricomincia

per migliaia di volte, con ponti

e labirinti, cantieri e sterri,

dietro mareggiate di grattacieli,

che coprono interi orizzonti.

(Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo)

 

 

 

 

2 thoughts on “Cavalli al confine

  • 7 Giugno 2021 in 18:44
    Permalink

    Testo e foto che raccontano questa storia in maniera passionale e affettuosa. Potresti potresti mandarci il tuo servizio lo corremmo mettere nel nostro sito e nel nostro CorvialeDomani
    e nel http://www.giornale delle periferie
    grazie Pino Galeota 335.6790027

    Risposta
  • 8 Giugno 2021 in 20:52
    Permalink

    Grazie e speriamo di averti tra gli Amici. E’ con il loro sostegno che stiamo cercando di di far diventare l’Impossibile un Possibile.
    Un caro saluto
    PimnoGaleota

    Risposta

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