Quella volta di Gandhi a Roma

Nel 1931, il Mahatma trascorse due giorni a Roma. Il Papa non lo volle incontrare per come era vestito. Incontrò Mussolini e il regime gli fece fare un tour de force tra miliziani, gerarchi e balilla
Nel 1931, il Mahatma trascorse due giorni a Roma. Il Papa non lo volle incontrare per come era vestito. Incontrò Mussolini e il regime gli fece fare un tour de force tra miliziani, gerarchi e balilla
Guida alla Roma ribelle / La storia dell’irlandese Violet Albina Gibson, che sparò al Duce, in Campidoglio, nell’ottobre 1926, e fu poi internata in manicomio
La Città Eterna raccontata attraverso le cento più significative pellicole, che hanno portato sul grande schermo i Sette Colli: le storie, le curiosità, le immagini, le location
Il feticismo dei suprematisti bianchi e dei nazionalisti per l’antica Roma: ma l’antichità era più varia e colorata di quanto pensino
L’esaltazione unanime attorno a Mario Draghi riaccende il mito dell’uomo della Provvidenza. Roma ha una lunga storia di frequentazione con coloro che hanno potuto fregiarsi di questo, non troppo ambito, titolo
Storie di Campidoglio / 4. Scopriamo insieme la storia, gli aneddoti, le meraviglie e le malefatte dei sindaci della Capitale che si sono succeduti negli ultimi 150 anni, cioè da quando la figura politica del sindaco è stata istituita, con l’annessione di Roma allo stato italiano
Alla Marcigliana, dove Roma è ancora in parte immersa nella campagna, c’è un enorme palazzo costruito 80 anni fa e da tempo abbandonato. Sull’edificio, che è diventato anche una galleria di murales, fioccano le storie e leggende: da orfanotrofio a manicomio, da ospizio a luogo di messe nere
Come e quando è nato il più popolare ospedale romano, chi lo ha progettato e da dove vengono i nomi dei suoi padiglioni: una piccola guida
In un libro, Marco Severa racconta il Lido dalla bonifica alla ricostruzione del Dopoguerra. Un pezzo di Roma conquistato grazie al lavoro di migliaia di braccianti romagnoli e poi di prigionieri di guerra austriaci. Il Ventennio la usò come vetrina, ma finì male
Il recente cambio di nome di due strade romane, intitolate per decenni a scienziati che firmarono il “manifesto della razza”, ripropone un interrogativo importante: ha senso un cambio “politico” della toponomastica, anche se democratico?