D’accordo. Roma è la Capitale, un patrimonio storico e artistico importante per l’umanità, la sede di una delle più grandi religioni mondiali, è al centro del Mediterraneo. Ma è anche una città fatta di donne e uomini, di bambini e anziani, di persone che la vivono tutti i giorni e che hanno bisogni. E sogni. E diritti, a partire dal diritto alla qualità della vita.
A metà degli anni Novanta Roma ha vissuto un periodo di trasformazione positiva e attiva. Ma quel processo, quel progetto di cambiamento a un certo punto si è arenato e oggi rischia di essere solo un lontano ricordo.
Negli ultimi anni – anche prima dell’attuale amministrazione, è bene ricordarlo se non ci si vuole limitare a fare i tifosi – la città ha vissuto una crisi, una regressione culturale, ambientale, amministrativa, politica, economica e morale.
Capitale corrotta, nazione infetta, ha scritto molti anni fa Antonio Cederna. Quella frase-manifesto è valida ancora oggi, pochi anni dopo una crisi devastante per l’economia e le vita delle persone, e mentre è in corso una crisi climatica che al momento in pochi sembrano aver voglia davvero di affrontare. Noi invece vorremmo cambiare il senso: Capitale virtuosa, nazione sana.
Non intendiamo tornare a un passato migliore, vicino o lontano che sia. Il passato, appunto, è passato: va studiato per capire cosa ha funzionato e cosa no, da dove prendono origine i fenomeni attuali. Il futuro, invece, è da progettare e costruire, insieme.
E dato che le idee camminano sulle gambe delle donne e degli uomini, vorremmo riunire chi ha buona volontà e buone idee anche intorno a Roma Report.
RR è un marchio che già esiste da alcuni anni, e che ha anche una vasta audience sui social media. È nato come quotidiano di attualità, fondato da Francesco Nardi e Astrid Nausicaa Maragò. A un certo punto si è trasformato in blog multiautore, che è la sua forma attuale. Ma puntiamo a farne un media d’informazione, servizio, iniziativa e dibattito sulla città, che opera principalmente sul web ma che intende anche promuovere eventi e incontri offline, nei quartieri. Una volta che la pandemia sarà soltanto un ricordo.
L’idea è quella di offrire una serie di informazioni di servizio, come un grande database cittadino.
Ma insieme vogliamo raccontare e promuovere soprattutto una città attenta alle persone, ai consumi sostenibili, alla mobilità alternativa, alle energie rinnovabili, ai servizi e agli spazi pubblici, alla salute e all’ambiente.
Una cultura urbana che vuole coniugare solidarietà ed efficienza, diritti e rispetto, differenze e doveri. Un senso del futuro che privilegia gli interessi di giovani e bambini.
Ovviamente ci vuole tempo, perché Roma non è stata costruita in un giorno. Ma il nostro obiettivo è chiaro.