Trionfo della fantasia e del colore negli arazzi di Niki Berlinguer

“Niki Berlinguer, la signora degli arazzi”, Casina delle Civette, fino al 6 aprile.

 

Presso l’affascinante Casina delle Civette di Villa Torlonia, piccolo scrigno liberty, si dirama il viaggio tra gli arazzi moderni per forme e modalità di espressione di Niki Berlinguer (1905-1994) seconda moglie di Mario, padre del celebre Enrico.
Niki è nome d’arte di Corinna Adelaide Augusta Fidelia, che lavorò con nomi celebri delle correnti artistiche italiane del Novecento, tra cui Umberto Mastroianni, Achille Perilli, Renato Guttuso, Piero Dorazio, Emilio Vedova e Corrado Cagli. Non solo: fornì una versione personale, tra tradizione del “piccolo punto” e tendenze contemporanee,  delle opere di maestri come Hans Hartung, Paul Klee, Vincent van Gogh, fondendo l’arte tessile con nuovi spunti cromatici e di stile, ed è considerata una pioniera dell’arte tessile del Secondo Novecento.

Lungo l’esposizione, il visitatore incontrerà opere rappresentative ed esaustive della sapienza dell’artista, un percorso in cui sono rappresentati arazzi ispirati da un famoso artista (tra questi, “Aranceto, da Renato Guttuso”, “Paesaggio, da Carlo Levi”, “Hammamet, da Paul Klee”, “Dai Cinque Monti, tratto da Emilio Vedova”) o di ideazione personale, quali “Uccello di fuoco” del 1982 e “Primavera” del 1983.

La novità di questa mostra è che si tratta di opere poco note, sparse in collezioni private, ora riunite per essere fruibili dal grande pubblico.

Gli arazzi costituiscono una particolarità e rappresentano uno spunto per riflettere sulle correnti del contesto culturale e storico in cui visse la Berlinguer, nel periodo particolarmente creativo della Roma degli anni ‘50, in cui Niki ha testimoniato la sua epoca, tra strumenti semplici, creatività e sapere antico nella creazione di arazzi di grandi e medie dimensioni.

Anche Bianca Berlinguer ha ricordato la nonna “adottiva” con cui i nipoti si intrattenevano per  il pranzo domenicale o mentre tesseva i suoi arazzi: un personaggio moderno, una personalità di donna emancipata, in grado di creare e mantenere un proprio spazio, in cui interagire con gli artisti più famosi e trarre soddisfazioni dalla propria arte, con risultati stupefacenti per espressività e originalità.

 

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