L’otto marzo lotto
Mi viene un colpo secco quando si tratta di scrivere. Mi viene doppio se devo scrivere dell’otto marzo.
Potrei stare qui a riflettere se le foto non siano un’escamotage per non scrivere ma si vuole comunque dire la propria, ma non contribuirebbe alla narrazione di questa giornata e questa giornata va raccontata, sempre.
Io l’otto marzo lotto. Lotto sempre e comunque. Lotto per lo sciopero, ma contro lo sciopero dei mezzi, che altrimenti mi impedirebbe di arrivare a lottare. Faccio un corpo a corpo con l’intero corteo per lottare e fotografare, e si tratta di un corteo di diecimila persone per la questura, trentamila per il comitato “Non una di meno”, una moltitudine per le mie ossa. Lo attraverso tutto e più volte per riuscire a far sì che poi, chi guarderà le foto, possa sentirsi lì dentro.