A Tōkyō con Giorgia Sallusti
I libri sono strumenti di viaggio con la fantasia, l’immaginazione. Lo so: pare, e forse è, una banale frase da meme su qualche social. Ma direi che parlando di “A Tōkyō con Murakami” di Giorgia Sallusti (Giulio Perrone editore, 128 pagine, 16 euro), abbia certamente senso. Il libro, infatti, non è esattamente una guida turistica alla capitale del Giappone percorrendo i luoghi citati, evocati nelle opere dello scrittore giapponese più noto, quelli in cui ambienta l’azione dei suoi personaggi. O meglio, è anche quello, ma in minima parte.
Il titolo, in realtà, è un piacevole pretesto per parlare soprattutto dei motivi ricorrenti nella letteratura di Murakami e per raccontare Tōkyō (un vezzo: d’ora in poi lo scriverò soltanto così, come fa Giorgia…), il Giappone e la letteratura giapponese. Citare un certo luogo che compare in un libro dell’autore è come tirare una matassa di filo che si porta appresso tantissime storie, nozioni, immagini.
“A Tōkyō con Murakami”, insomma, è un insieme di tanti fili, un libro breve ma densissimo, che si può – o forse: che è meglio – leggere di tanto in tanto, centellinare, per assorbire e processare bene la quantità di cose e di riferimenti che sono all’interno (glossario compreso).
Io l’ho letto rapidamente, ritrovando alcune cose che avevo già appreso sul Giappone sempre grazie a Giorgia, attraverso il suo podcast “Yamato”. Ma so che, per la quantità di dettagli che non ho memorizzato, a causa della velocità, il libro merita almeno una rilettura. Magari in vista del viaggio in Giappone che fin qui abbiamo rimandato, ma che faremo certamente.