As Roma, ripartenza giallorossa!
Roma-Sampdoria: 3-0. Serie A 28ª giornata, Roma 2 aprile 2023
È ripartito il campionato di serie A dopo la pausa per le nazionali. La Roma ha affrontato all’Olimpico la Sampdoria guidata da quel Dejan Stankovic legatissimo a Mourinho dai tempi del triplete dell’Inter. La riprova di questa amicizia si è avuta quando il portoghese ha fatto cenno, verso la curva sud, di fermare un coro contro il serbo, dopo che quest’ultimo si era reso protagonista di una reazione plateale e ingiustificata in occasione dell’espulsione del giocatore blucerchiato Murillo.
L’argomento principale del prepartita è stato il dilemma su come Mou avrebbe schierato la difesa. Vista la contemporanea assenza di Ibanez, Mancini, Kumbulla, Karsdorp e Cristante la difesa a quattro è sembrata da subito la scelta migliore ma c’era chi si ostinava a ipotizzare e preferire la difesa con tre difensori, spostando nella linea davanti al portiere un centrocampista o adattando Celik. L’allenatore portoghese ha preferito giustamente schierare il reparto arretrato con due centrali, Smalling e Llorente, e non solo non si è subito gol ma la fase offensiva della squadra ne ha beneficiato tantissimo. Già in avvio del primo tempo, la Roma si è affacciata quattro volte in area genovese. Per tutta la prima frazione di gioco, salvo una parentesi a metà periodo, la squadra giallorossa ha continuato a minacciare la difesa sampdoriana. Alla fine dei primi quarantacinque minuti, un ritrovato Wijnaldum, uno dei protagonisti assoluti dell’incontro, coglieva il palo su un suggerimento pregevole di Matic. Quest’ultimo è risultato il vero dominatore del centrocampo e ha incantato con i suoi assist per Gini Wijnaldum. Da un suggerimento al 57esimo del serbo per l’olandese è scaturito il primo gol della partita da parte di Wijnaldum. Un secondo appetibile invito è giunto al 87esimo: Gini ha ricevuto la sfera e si è incuneato in area dove ha subito il contrasto del portiere blucerchiato che lo ha steso. Questo contatto non poteva che essere sanzionato con la concessione del rigore. Per la cronaca il terzo gol, realizzato da El Shaarawy con un tiro da fuori area, è arrivato da un cambio gioco illuminante di Solbakken, da poco subentrato in campo.
Oltre a Matic e Wijnaldum, una menzione particolare spetta a Llorente. Partita impeccabile la sua dove ha esibito una capacità magistrale nel gestire il pallone e iniziare l’azione. Lo spagnolo è cresciuto nella fila del Real Madrid e difficilmente chi gioca in quella squadra manca di capacità tecniche. Questa prestazione del singolo, Llorente, e dell’intera squadra, ha rialimentato il dibattito sull’opportunità di schierarsi ‘a quattro’ dietro. Sicuramente in partite con avversari di grande spessore la presenza di un difensore in più garantisce maggiore protezione per la difesa, per cui la si potrebbe preferire. Quando invece si affrontano squadre di livello inferiore, o in partite in cui è necessario attaccare per trovare la vittoria, una disposizione più sfrontata, come quella di ieri, può essere fruttuosa e da tenere in considerazione. In questo senso la presenza, accanto al quasi insuperabile Smalling, di Llorente, difensore di grande tecnica calcistica, fornisce il giusto puntello. Ieri la produzione offensiva è stata continua e variegata nelle soluzioni proposte. In generale, Mou può attingere a vari interpreti adatti a questa formazione nella rosa attuale. Tale aspetto potrebbe far propendere per la soluzione ‘a quattro’ in difesa: diversi attaccanti giallorossi possono giostrare in vari ruoli d’attacco e quindi venire sfruttati maggiormente.
Peraltro occorre rimarcare l’ennesima prestazione grottesca di Abraham che non è riuscito a finalizzare le occasioni da gol che gli sono capitate. Nemmeno Belotti è stato incisivo ma almeno ha dimostrato una tempra e un agonismo che l’inglese se la sogna.
Adesso la Roma è attesa alla trasferta di Torino con i granata; una prestazione come quella di ieri invita a un moderato ottimismo.
Forza Roma!