C’È SOLO L’AS ROMA / Occasione ben sfruttata
La Roma aveva una occasione d’oro per portarsi in quarta posizione e l’ha colta agguantando la vittoria sulla Samp. Cuore, abnegazione, sacrificio di tutti, per tutti i 95 minuti!
Ieri è scesa in campo una squadra con le caratteristiche che ci si attendono da una formazione allenata da Mourinho: grande lotta, squadra corta e spiccata capacità di ripartenza appena si riconquista il pallone. A Marassi, uno stadio spesso ostico per i lupacchiotti, l’impronta del tecnico di Setubal è stata evidente.
Il mister ha riproposto le due punte e un centrocampo folto con Pellegrini che si è abbassato vicino a Cristante e Camara. Quest’ultimo ha confermato le ottime impressioni della scorsa partita recuperando tantissimi palloni nella zona nevralgica del campo. Dalla prestazione del guineano ne ha giovato il compagno di reparto Cristante che forse ha sfoderato la sua prestazione migliore da inizio anno. Da sottolineare anche la prestazione di Bove, sceso in campo al 39’ del s.t., arcigno da subito contro chiunque si aggirasse nella sua zona. Per quanto riguarda i due laterali, El Shaarawi e Zalewski, sono stati pregevoli nella fase offensiva mentre hanno palesato una fragilità in quella difensiva. L’egiziano di Liguria resta un ottimo attaccante. L’altro ha un dribbling sfrontato. Dubbia rimane la loro capacità di agire in maniera efficace nella fase difensiva. Menzione a parte merita Chris Smalling che ha nuovamente giocato una partita di altissimo livello. Solo il selezionatore della nazionale inglese Southgate non si è accorto che il difensore di Greenwich è il migliore della serie A in questo momento.
Per la cronaca, la magica passava in vantaggio dopo pochi minuti grazie al rigore siglato da Pellegrini regalatoci da un tocco di mano in area ravvisato dal VAR. Il primo tempo è un monologo giallorosso. Ripetutamente la Roma attende i blucerchiati a centrocampo e riparte veloce dopo aver riconquistato la sfera. Nel secondo tempo la stanchezza delle squadre evidenzia maggiormente il divario tecnico a favore dei nostri portacolori. Solo negli ultimi minuti cambia lo scenario. I padroni di casa cominciano a minacciare la nostra porta con un gioco pieno di spirito combattivo ma confuso, basato sui lanci lunghi e traversoni al centro. Riflessione: è poco comprensibile la mancata sostituzione del capitano giallorosso visibilmente affaticato e per di più ammonito. La sempre più evidente stanchezza portava così la squadra capitolina a chiudersi ancora di più nella propria area. Solo il lancio lungo per Zaniolo, subentrato al 24’ del secondo tempo, rappresentava l’arma più affilata per offendere ma ahimé risultava spuntata. Il numero 22, in più occasioni, falliva facili opportunità. Anche Belotti, su assist di Abraham, mancava una facile realizzazione. Urge scandagliare le motivazioni della mancanza di concretezza sotto porta, soprattutto in vista dell’ardua e inebriante prossima partita con la capolista Napoli.
Nel calcio si possono sempre creare situazioni pericolose anche da un rimpallo sfortunato. Gradirebbero tutti i tifosi della Roma non assistere per l’ennesima volta ad un finale di partita con un vantaggio striminzito. La Samp, che durante la partita, non si è mai resa pericolosa, ha avuto nell’ultima fase la possibilità di pareggiare facendo soffrire molto i tifosi della Roma.
[L’immagine del titolo è di @lascorza – Romanista apolide, faccio gol a… mano libera. – ed è stata pubblicata sull’account twitter dell’AS Roma] linktr.ee/lascorza