Suoni per l’autunno

Una nuova compilation su Spotify in versione gratuita: 26 brani in tutto per quasi due ore di musica.

Charles Stepney: Daddy’s Diddies

Questa non è una canzone nuova: è una traccia inedita di un grande produttore di R&B, Charles Stepney, morto prematuramente nel 1976. L’album “Step On Step” raccoglie le registrazioni “fatte in casa” o quasi dell’artista, ritrovate e riadattate dalle figlie. Gran bel disco.

 

Bruno Berle: Até Meu Violão

Berle è un giovane polistrumentista, compositore e poeta brasiliano. I suoi pezzi sono semplici, quasi low-fi, e ispirati. Questo è il suo terzo album.

 

Arno: La Vérité

Album postumo per il belga Arno, morto ad aprile scorso. Grande cantautore, ironico e rock, capace di ballate e pezzi RnB, classicissime con un’inconfondibile voce rauca – che qui però porta forse i segni della malattia – era fiammingo ma cantava ugualmente in francese e inglese. Questa canzone dice tra l’altro “Ieri era il passato, oggi è la verità, bacia il passato, non esiste più”.

 

Mura Masa & Leilah: Prada

Il titolo è ovviamente riferito al marchio di moda, e la canzone cita anche “Dressed To Kill”, il film di Brian de Palma. Mura Masa è un giovane – under 30 – produttore e musicista britannico, che ha preso lo pseudonimo in prestito da un leggendario fabbro giapponese, creatore di spade. La voce è quella di Leilah.

 

Derya Yildirim & Grup Simsek: Bal

La band turca – ma che vive in Germania – è al suo terzo album, di cui questa “Bal” è un’anticipazione: suona un pop dalle radici antiche mixato con sonorità elettroniche e groove.

 

Upsahl: Antsy

“Sono andata dal dottore / per chiedere delle pillole / Mi ha detto di cercare semplicemente di respirare / il mio stomaco è tutto un nodo / Sto male fisicamente / Ma sono sicura che non è per quello che sto prendendo / Il mondo è in fiamme / Io ho una cazzo di stanchezza…”: sono le prime strofe della canzone di Talylor Cameron Upsahi, da Phoenix, Arizona, che ha esordito nel 2021.

 

Gogol Bordello: I’m Coming Out

I Gogol Bordello, band gypsy punk newyorkese in giro da un trentennio, i cui componenti vengono in gran parte dall’ex Unione Sovietica, sono forse più famosi perché Eugene Hutz ha recitato nel primo film diretto da Madonna. Questo brano è una ballata rock  dal loro nuovo album.

 

Dropckick Murphys: Two 6’s Upside Down

Non è country, ma è celtic punk, quello di questa band di Chicago, sul palco da oltre 25 anni. Il loro album si intitola “This Machine Still Kills Fascist”, che è una chiara dichiarazione d’intenti, oltre che una citazione di Woody Guthrie del 1943. E questa è una bella ballata che parla di galera, amori perduti e partite a carte perse.

 

Str4ta: Turn Me Around

Un tuffo nel brit funk anni Ottanta, genere Level 42 e altri gruppi resi celebri anche dalle compilation curate da Joey Negro. Non è esattamente un caso, perché dietro la nuova band ci sono Gilles Peterson e Jean-Paul “Bluey” Maunick degli Incognito.

 

Abel Selaocoe: Qhawe/Hero

Abel Selaocoe è un giovane e virtuoso violoncellista sudafricano, che usa anche la sua voce come strumento. La sua musica sfugge a una definizione precisa: è musica classica contemporanea, che in certi casi si spinge fino all’improvvisazione jazz. 

 

Kerri Chandler: Keep One (But Do It Again) [Sir Henrys]

Questa è house, anzi, deep house. Un pezzo nuovo e lungo (7 minuti) di Chandler, dj e produttore statunitense che ha passato da un po’ la cinquantina e che è in attività almeno dal 1990. Play it loud!

 

Jamie xx: Kill Dem

Un altro dj e produttore, stavolta britannico. Questo singolo, ispirato al carnevale di Notting Hill, esce prima della suo tournée, che a novembre lo porterà anche a Torino. 

 

Hauskey: Help!

Giovane artista australiano, con una formazione jazz e lunghi studi musicali, Hauskey si produce qui in un rilassatissimo pezzo pop. Nei suoi dischi racconta il suo “viaggio di salute mentale”, lo definisce così, che lo ha portato fuori dalla depressione.

 

Yeah Yeah Yeahs: Burning

Inizia come una ballata acida e poi cresce di ritmo con tanto di orchestra sullo sfondo, questo brano degli YYY, una band di New York che suona da ormai oltre 20 anni. L’album da cui è tratto il brano prende il titolo da una canzone dei Velvet Underground.

 

Snarky Puppy: Take It!

Un salto nel jazz con una band strumentale Usa, famosa per le sue improvvisazioni. I suoi numerosi musicisti (una ventina) hanno accompagnato come strumentisti molti artisti famosi, da Erykah Badu a Stanley Clarke passando per David Crosby.

 

Nu Fvnk: Future Money

Rapper e dj keniota, membro  del collettivo East African Wave, nel suo album solista mischia diversi stili. Qui canta di soldi, soprattutto di quelli che mancano in Africa, schiacciata dal poco peso delle sue monete rispetto al dollaro. 

 

Prodigy: Walk Out

Altro disco postumo, stavolta di Albert Johnson, in arte Prodigy, rapper e componente dei Mobb Deep, scomparso nel 2017 per malattia. Rap old school, temi gangsta rap, suoni molto jazz, almeno in questo brano.

 

Sampa The Great: Let Me Be Great

Nata in Zambia ma cresciuta negli Usa e poi emigrata in Australia, Sampa ha dato vita a un sound composito, che miscela rap, soul, rnb, musica africana, elettronica. In questo brano canta con lei Angelique Kidjo, grandissima artista originaria del Benin ma nota e apprezzata ormai da tempo a livello internazionale.

 

Elijah Salomon con Ras Charmer: Through The Blues

Non è giamaicano, ma svizzero, e il suo reggae attinge alle radici africane di questo stile. Insieme a lui in questo brano invece c’è un giamaicano doc,  Ras Charmer, un cantante di dancehall che ha conosciuto proprio in Svizzera.

 

Kabaka Pyramid & Damian “Jr. Gong” Marley: Red Gold & Green

Questo invece è reggae nella pura tradizione di Kingston (“Roots Reggae music”), che celebra sin dal titolo i colori della bandiera della Giamaica. Damian Marley è il più giovane dei figli di Bob, mentre Kabaka Pyramid è un musicista e autore cresciuto nel culto di Peter Tosh. 

 

Black Jesus Experience: E105

La band di etno-jazz australiana – e in questo brano si sente distintamente il didgeridoo – è sulla scena da oltre 10 anni ed è ospite di numerosi festival internazionali. Nella musica di questo ampio collettivo ci sono l’hip hop e le influenze dell’Etiopia.

 

Shygirl: Coochie (A Bedtime Story)

Lei è una rapper-dj-produttrice-autrice di testi e varie altre cose (tra cui fondatrice dell’etichetta Nuxxe), tra le interpreti di punta del cosiddetto hyperpop (che mischia rnb, dance ed elettronica: come mettere insieme Mariah Carey, Madonna e Bjork, più o meno). Questo è un brano ipnotico.

 

Ubunto con Nara Gil: Abafabanca

A parte il fatto che Ubunto è un dj brasiliano e Nara Gil è un’attrice e cantante (figlia di Gilberto Gil), su questo curioso album – un mix di suoni ed epoche – si trovano pochissime notizie. L’Abafa banca invece è un dolce brasiliano tra i cui ingredienti ci sono latte in varie forme (condensato, in polvere, panna acida), cocco e fragole. 

 

LCD Soundsystem: New Body Rhumba

Era da tre anni, dal 2019, che LCD Soundsystem (cioè James Murphy e i suoi musicisti) non pubblicava dischi. Questo pezzo è tratto dalla colonna sonora di “White Noise”, un film prodotto da Netflix (con Adam Driver, tra gli altri, diretto da Noah Baumbach, in arrivo a dicembre) e suona, parecchio, come una canzone dei B52’s.

 

The Comet Is Coming: Code

Jazz spaziale, per finire: quello dei “The Comet Is Coming”, band londinese di jazz rock elettronico. Un pezzo strumentale di cui sarebbe interessante sentire un remix ancora più ballabile.

 

Al-Qasar con Jello Biafra: Ya Malak

Non è esattamente una band araba ma un gruppo nato in Francia in cui suonano musicisti anche arabi, e in cui l’arabo è la lingua dei testi, come arabi sono molti strumenti, insieme a una base elettronica (per loro, la definizione è quella di musica arab-fuzz). In questo brano canta anche Jello Biafra, frontman dei Dead Kennedys.

 

 

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