La Papessa Giovanna
Nel 1978, quando venne eletto papa Albino Luciani, il papa del sorriso, salito al soglio pontificio col nome di Giovanni Paolo I, come da antica tradizione, i Sediari Pontifici lo sollevarono a spalla su una poltrona dorata e ricoperta di velluto color porpora, per essere visto meglio dalla folla.
Quella poltrona era conosciuta come la “sedia gestatoria”. Perché gestatoria? Cosa c’entrano i papi appena eletti con le gestanti? Tutta colpa di ciò che era avvenuto a Roma mille anni prima. Da allora, si dice, la sedia su cui venivano fatti salire i nuovi papi aveva sempre un buco sul fondo della seduta.
Quel foro aveva la funzione di permettere un controllo. Ogni nuovo papa veniva sottoposto a un accurato esame intimo per assicurarsi che non fosse una donna travestita. I più giovani tra i diaconi presenti avrebbero avuto il compito di tastare sotto la sedia, attraverso il buco, per assicurarsi della presenza degli attributi virili del nuovo papa.
Tutto questo per evitare che, come ai tempi della papessa Giovanna, il papa fosse una donna travestita. Pare che in realtà questo rito e questo controllo non siano mai avvenuti, tanto che la sedia su cui fu sollevato in trionfo papa Giovanni Paolo I non aveva nessun foro sul fondo. Però l’aggettivo “gestatoria”, attribuito a quella sedia, era comunque rimasto, così come il ricordo della leggendaria Papessa.
Vita e morte di Giovanna
La Papessa Giovanna era una nobildonna inglese che, per mezzo dei suoi convincenti e ingannevoli travestimenti in abiti maschili, riuscì a farsi monaco col nome di Johannes Anglicus, per poi salire al soglio pontificio, nel luglio 855, alla morte di papa Leone IV, col nome di Giovanni VIII.
Ovviamente la diabolica Giovanna aveva anche una vita sessuale sfrenata e perciò rimase incinta. A dirla proprio tutta, ci sarebbe da ricordare che, prima dell’anno Mille, non esisteva alcun obbligo di celibato per preti e suore cattolici, ma non perdiamoci in dettagli.
Durante la solenne processione di Pasqua, nella quale il Papa tornava al Laterano dopo aver celebrato messa in San Pietro, mentre il corteo papale era nei pressi della basilica di San Clemente, la folla entusiasta si strinse attorno al cavallo che portava il pontefice. Il cavallo del papa, impaurito, reagì violentemente, provocando a “papa Giovanni” un travaglio prematuro.
Si scoprì così che il papa era in realtà una papessa. Tra lo stupore generale, la rabbia dei presenti montò all’istante. La papessa Giovanna fu arrestata, legata, fatta trascinare per i piedi da un cavallo, attraverso le vie di Roma e poi lapidata a morte dalla folla inferocita, nei pressi di Ripa Grande.
Realtà e leggenda
Ecco, dopo aver letto tutto questo, cancellate pure dalla memoria tutto ciò che vi ho detto, perché in tutte queste vicende non vi è nulla di vero. Non esiste alcun documento d’archivio che attesti un tale evento. Tra i cronisti romani e gli storici della chiesa, tale personaggio non è mai citato. La papessa è menzionata solo da autori nemici della chiesa di Roma, soprattutto di ambito protestante, con evidenti interessi denigratori.
Nonostante ciò la leggenda di Giovanna continua ad avere un discreto successo popolare. Merito, innanzi tutto, di uno degli arcani maggiori dei tarocchi, la carta della Papessa, che nasce proprio in segito a questa leggenda.
Numerosi poi sono i romanzi che narrano le sue gesta, oltre ad alcuni film, uno del 1972, con Liv Ulmann nel ruolo di Giovanna e uno piuttosto recente, del 2009, intitolato appunto “La Papessa”, dal titolo originale tedesco “Die Päpstin”.