Metromare: nome nuovo, problemi vecchi
Era il dicembre 2002, quando, durante una conferenza, un Silvio Berlusconi in grande spolvero, di fronte a una delle periodiche crisi della Fiat, tirò fuori dal suo cilindro una geniale soluzione definitiva: “La Fiat va male? Chiamiamola Ferrari!”
Se la famiglia Agnelli e la dirigenza dell’azienda torinese non diedero seguito a quel consiglio, quella frase dev’essere ronzata in testa a chi, da qualche giorno, gestisce la ferrovia Roma-Lido. Parliamo di Astral che, con l’arrivo di luglio e con alcuni mesi di ritardo sulle tempistiche inizialmente previste, ha sostituito Atac nella gestione dei treni per Ostia.
Treni che continuano a partire con una cadenza imbarazzante, quasi mai inferiore ai 30 minuti tra una partenza e l’altra. Salvo guasti improvvisi, che allungano ulteriormente le attese. Però, in compenso, quella ferrovia ha un nuovo nome: accattivante e veloce, proprio come una Ferrari.
Sparisce dunque per sempre la “Roma-Lido”. Al suo posto è arrivata “Metromare”. Questo il nuovo “brand”, dinamico e futurista, della stessa scalcagnata tratta ferroviaria che, da anni, battaglia ogni giorno con la Circumvesuviana di Napoli, per accaparrarsi il poco ambito titolo di “peggiore ferrovia d’Italia”.
Nei roboanti comunicati della nuova dirigenza, si parla di arrivare a breve a un passaggio di treno ogni sei minuti, rendendo in tal modo l’ex Roma-Lido una vera e propria linea metropolitana di superficie. Però tutto è ancora sulla carta e persino il nuovo sito, attivato per informare in tempo reale i cittadini su orari ed eventuali ritardi, nei primi giorni di esercizio ha fatto le bizze.
Dunque, così come, anche a chiamarla Ferrari, non renderemmo più veloce la vecchia Panda di nonno, allo stesso modo, la Roma-Lido rimane immutata, anche oggi che è divenuta Metromare.
Speriamo che presto, oltre al nome, si cominci a pensare anche a migliorarne il servizio.