Un ponte di cartone per i nuovi Farnese
Il Ponte di Michelangelo per unire le due residenze della Famiglia Farnese, oggi occupate dall’Accademia dei Lincei e dall’ambasciata di Francia, è di cartone e vola. L’opera è dell’artista francese Olivier Grossetête ed è stata promossa dall’ambasciata stessa, con la collaborazione dell’Accademia dei Lincei. Sarà visibile fino al 18 luglio 2021.
Il Ponte Farnese, un po’ più piccolo del necessario e con tre campate anziché una, come aveva immaginato, forse, il Buonarroti, si trova tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Il 13 luglio 2021 è stato inaugurato, sospeso in aria da tre grandi palloni bianchi. Un’immagine suggestiva, soprattutto con le luci della sera.
«Effimere per natura, come noi, queste monumentali costruzioni partecipative di cartone sono destinate a scomparire. La loro posta in gioco – dice l’autore Grossetête – è quindi tanto nel processo, nel percorso e nell’esperienza collettiva che propongono quanto nelle loro forme finali. Questo ponte ‘sospeso’, inaccessibile per essenza, ci collega in definitiva solo a noi stessi. È l’immagine del nostro rapporto con l’indicibile»
Grossetête parla di opere partecipate perché ha chiesto, a quanti volessero, di aiutarlo ad assemblare il gigantesco cartonato. L’effetto ottico notturno è spettacolare, ma purtroppo di giorno è impossibile non notare lo stato di degrado del Lungotevere, che è lì a testimoniare le condizioni quotidiane della nostra città.
Lo spettacolo particolarmente bello da Ponte Sisto è stato salutato dallo sponsor Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild ex Impregilo, dalla Sindaca Virginia Raggi e dai due padroni delle residenze Farnese simbolicamente congiunte dal ponte sospeso: l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset e il presidente dell’Accademia dei Lincei, professor Giorgio Parisi. Chissà che non sia sfuggito loro uno sguardo in basso e che non abbiano pensato che magari, anche se solo per l’occasione, una sfalciatina alle banchine del Tevere si poteva anche dare.
Non ci rimane altro che…pensare poetico!