Roma Sud batte Roma Nord sulla fibra
Nell’eterna lotta tra Roma Nord e Roma Sud, stavolta è quest’ultima a riportare la vittoria, almeno per l’accesso veloce a Internet.
Partirà infatti dal quadrante sud e dall’Eur, per poi allargarsi al centro e dopo alla zona Nord, la cablatura in fibra ottica della Capitale, con il FTTH di Open Fiber, che dovrebbe consentire la velocità di 1 giga sia in download che in upload, per scaricare e caricare contenuti sul web.
Il Fiber To The Home è il vero servizio di banda larga in fibra, perché arriva direttamente a casa. Mentre il FTTC, Fiber To The Cabinet, arriva fino alla centralina, e poi usa il doppino di rame per giungere fin nelle case. La differenza sta nella velocità: FTTH arriva oggi a un giga, FTTC a 100 megabyte.
I cantieri apriranno in primavera, ha annunciato giorni fa Elisabetta Ripa, nuova amministratrice delegata di Open Fiber, la società controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti che realizzerà il piano a Roma insieme con Acea.
L’obiettivo è di collegare un milione e 200.000 unità immobiliari, insomma appartamenti o uffici o negozi, entro i prossimi cinque anni, utilizzando prima di tutto tubature e cavi di Acea o costruendone di nuovi dove serva.
Open Fiber, e qui si spiega probabilmente la scelta di iniziare a cablare Roma dal sud, ha sede a via Laurentina, vicino alle Tre Fontane, un luogo che è molto romanista, anche, visto che ci sono allenati per anni i giallorossi.
Ripa ha detto che per sviluppare il nuovo piano e costruire l’infrastruttura serviranno mediamente un migliaio di lavoratori (1.500 nel primo periodo). Quindi una notizia positiva, anche per l’occupazione.
Acea poi dovrebbe dare vita a una nuova società, Acea Smart, per gestire servizi a distanza che vanno dalla salute alla sicurezza, passando per il traffico. Magari, chissà, riusciranno pure a far funzionare le paline d’informazione per sapere a che ora passano i bus.
Per i sostenitori di Roma Nord, insomma, è un piccolo smacco, sia pur tecnologico. Probabilmente spiegheranno che per loro non cambierà molto, abituati come sono a usare la rete mobile più che quella fissa. Allora però debbono puntare sul 5G, che dovrebbe essere sperimentato a Roma entro il 2020. La velocità di download è come quella del FTTH, 1 giga, mentre quella di upload è limitata a 200 Mb.
[La foto di Pietro Motta è stata diffusa con licenza creative commons su Flickr.com il 15 settembre 2012]