Gli sviluppi su quello che accadrà a Tor di Valle con il nuovo stadio (se si farà) sembrano cruciali per capire cosa succederà a Roma. Ma sono molti gli spazi verdi e le aree pubbliche della nostra città che hanno in ogni caso un destino segnato verso il cemento, aldilà di cosa accadrà con la sindaca Raggi (o con il nuovo assessore all’Urbanistica, che non sappiamo ancora chi sia) nei prossimi mesi.
In pieno centro, il quadrante dei parchi naturali tra il XIII e il XIV Municipio, tra Pineta Sacchetti e Valle Aurelia, dopo anni di incuria e abbandono quest’estate è stato devastato da un incendio pauroso.
Come se non bastasse, a breve, il paesaggio e la viabilità a ridosso di Monte Ciocci saranno trasformati per sempre da un nuovo centro commerciale che ridisegnerà la vita pubblica di quel quartiere. L’Auditorium mai inaugurato vicino a Cornelia, che poteva proporre nuove forme di socialità aldilà dello shopping, è stato distrutto irreparabilmente da altre fiamme in un incidente mai chiarito del tutto.
Il M5s e l’attuale amministrazione non hanno responsabilità dirette nel piano delle costruzioni o nelle sciagure che stanno coinvolgendo questa parte di città, è chiaro. Ma programmare interventi nella gestione del verde in vista del caldo e della possibile siccità della prossima estate, sarebbe già un punto di partenza, dato che la paralisi della rete di irrigazione di emergenza e la scena degli elicotteri antincendio in pieno centro a cui abbiamo assistito l’anno scorso non sembrano la strada da percorrere.
Intanto, le associazioni e gli abitanti del quartiere non hanno perso occasione per testimoniare la voglia di vivere il parco e la speranza di tenerlo verde. Sabato 25 febbraio hanno organizzato una camminata pubblica nel Parco del PIneto con partenza dalla splendida Biblioteca “Casa del Parco” alle 10.30 per poi arrivare tutti insieme alla Biblioteca “Valle Aurelia”.
Il percorso a cura di Pinacci Nostri e Muracci Nostri non solo prevede il ponte tra due centri di cultura e socialità della zona, ma è solo l’evento conclusivo di una serie di mostre, incontri e rassegne partite già da il 4 febbraio, che speriamo possa essere il punto di partenza per far partire un nuovo punto di svolta nella vita del quartiere.
Sono invitati a camminare nei sentieri nascosti e a scendere a valle gli appassionati di arte di strada, le famiglie, le realtà che negli anni hanno curato e lottato per la salvaguardia del parco, le scuole, i lettori di libri, gli innamorati, guidati da alcuni fotografi che solleciteranno il pubblico a costruire memoria di quello che vedono.
[Le foto sono tratte dalla mostra “La neve negli occhi”]