La lotta è fica

La lotta è fica.
Ma le forze dell’ordine no.

Non ci avevo mai pensato. Mai, in quasi quarant’anni di piazze, avevo  riflettuto su questa cosa. Mentre sfiliamo via dal corteo, attraversando la fitta linea della celere, Anna mi chiede: “Perché non ci sono agenti donne?”. La naturale risposta è che l’ordine precostituito è maschio, ma la triste considerazione è che io ci sono così abituata da non essermelo mai chiesto.

Ma torniamo daccapo, torniamo a quel “Zi’ vengo alla manifestazione e mi porto una macchina fotografica”. E qui già volavo sotto la curva immaginaria del mio olimpico ego. Non voglio che abbia i miei stessi interessi, ma amo che mi usi come pretesto per sviluppare le sue passioni.
Poi ‘sta ragazzina c’ha occhio, anche se le chiedi la foto del contatore dell’acqua, taglia l’immagine e satura i colori prima di inviarla. C’ha occhio e pure tutte le turbe del caso.
Ma torniamo a stamattina, ad Anna che passa a prendermi, a Pina con il telefono rotto e non riusciamo a sentirci, a Lucia che se non l’avessi sentita non avrei mai scoperto che non c’avevo capito nulla e stavo sbagliando piazza di partenza, a Flavia che mi ha donato la pochette delle cose preziose per la sopravvivenza con il gaviscon, a me che me lo porto dietro perché qualche manifestazione fa mi hanno insegnato che il gaviscon spalmato sotto gli occhi e il naso protegge un pò dai lacrimogeni, a Francesca che ha scelto con coraggio se stessa al di fuori delle dinamiche del lavoro e dai giudizi meschini, a Simona che ci aspetta sul primo vagone perchè noi si viaggia solo in prima, a Laura che abbracciamo lungo il corteo, ad Antonella che il corteo non lo può percorrere e allora se lo fa raccontare da Laura, a Giorgia che non c’è e allora le anticipo gli scatti così è un pò come se ci fosse, a tutte quelle donne che avrebbero voluto lottare ma non ce l’hanno fatta, a quelle che non hanno mai neanche sentito la lotta come una possibilità, a chi pensa che non ci sia più nulla per cui lottare e, un pò più a fatica, a tutte quelle persone che su questa lotta ci vogliono mettere il cappello, ma questa è una lotta che coinvolge tutte e tutti ma non potrà mai appartenere ad un’unica bandiera.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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