ROMA SFESTIVAL: il Caos cosmico della Capitale

Dall’8 al 10 novembre 2024, presso lo spazio Allarga.menti (via Numidia 2) si tiene la prima manifestazione romana dedicata alla letteratura di fantascienza da diversi anni a questa parte. Come è nato l’evento, perché è importante la science fiction e tutte le informazioni.

La fantascienza (alla quale, purtroppo, nessuno ancora ha dedicato l’attenzione che merita come veicolo di sentimenti e desideri di massa)“, scriveva Hannah Arendt, in “La Vita Activa”, diversi decenni fa. Ho cominciato a leggere romanzi di fantascienza ben prima di imbattermi in questa frase di Arendt. Dovevo avere una decina d’anni ed ero già passato per Emilio Salgari e Jules Verne, quando sono approdato ai primi titoli di SF, in una collana per ragazzi pubblicata da Mondadori. Poi per me è venuto il momento di Urania e anche di Robot, una rivista visionaria che mio zio, più grande di me d’una dozzina d’anni, comprava regolarmente alla fine degli anni Settanta. Poi delle riviste a fumetti, come Metal Hurlant, e in generale delle storie disegnate da Moebius e tanti altri, pura fantascienza anche quella. Nel frattempo, mi interessavo di politica, e le mie letture andavano di pari passo. 

La fantascienza per me era, è, una forma di critica politica. È l’espressione in forma romanzata di interrogativi e riflessioni su fenomeni che iniziano a manifestarsi, soprattutto a essere intuibili o intuiti, nel presente, ma che sono destinati a sviluppi futuri. Sviluppi che dipenderanno anche da come decideremo di affrontarli o come ci adatteremo a essi. 

Lo dico a beneficio soprattutto di coloro che non amano la SF perché, dicono, non parla del presente, non è realistica. Certo che ne parla, come tutta la letteratura, del resto. Si racconta sempre in qualche modo il presente, in un modo o nell’altro. E su cosa s’intenda davvero per realismo credo potremmo dibattere per anni (luce). Possiamo capirci meglio, se parliamo di diversi tipi di rappresentazione (“la mappa non è il territorio”) del presente?

Quando con Stefano Sacchini abbiamo iniziato a discutere dell’ipotesi di organizzare una convention della fantascienza a Roma, passeggiando in attesa che i nostri figli finissero gli allenamenti di rugby, doveva essere il 2014, 2015. Stefano mi raccontava del fallimento dei precedenti tentativi: non per dissuadermi, ma per semplice realismo. Io continuavo a insistere. E l’ho fatto anche dopo che mio figlio ha smesso col rugby ed è passato a un altro sport (poi ha abbandonato anche quello e nel frattempo si è appassionato a un altro ancora, ma questa è un’altra storia). Nel frattempo, con alcuni amici – amicizie nate nel cortile di scuola, dove ci incontravamo a portare o a riprendere i figli – abbiamo deciso di costituire un’associazione di promozione sociale, abbiamo trovato spazio – che abbiamo battezzato Allarga.menti – in una scuola superiore, il Confalonieri-De Chirico, e da oltre un anno ormai proponiamo al quartiere, e non solo, parecchie iniziative, tra presentazioni di libri, proiezioni, conversazioni, mostre, etc. E dunque, mi è venuto naturale pensare di organizzare proprio qui la convention della fantascienza a cui pensavo da parecchi anni. 

Ne ho parlato di nuovo con Stefano, e anche con Francesco Arcarese, un amico nerd innamorato della fantascienza retrò, anche lui padre di un ex giovane rugbista.  Stefano mi ha fatto il nome di “una scrittrice di fantascienza che abita nel quartiere”: si riferiva a Giovanna Repetto, che era già venuta a trovarci ad Allarga.menti, in  particolare per seguire un’interessante conversazione sull’horror all’italiana che avevamo ospitato, con Paolo Di Orazio e Francesco Alò.

Insomma, a questo punto, in quattro, nel giro di qualche mese, chiacchierando soprattutto online, e grazie ai numerosi contatti di Giovanna e Stefano, siamo riusciti a dare forma a questo ROMA SFESTIVAL, cioè Science Fiction Festival, detto anche LO SFESTIVAL.

E quindi, Dall’8 al 10 novembre 2024 andrà in scena la prima manifestazione dedicata alla letteratura di fantascienza nella Capitale da qualche anno a questa parte. Il titolo della prima edizione è “Caos Cosmico”, e basta guardare la locandina per capire perché, con gli alieni che sbarcano in una Roma pre-giubileo tra traffico, immondizia e mezzi pubblici in ritardo… 

La convention riunirà scrittori, critici, traduttori e appassionati del genere per esplorare la fantascienza e i suoi innumerevoli volti attraverso dibattiti, esposizioni e proiezioni. Numerosi gli autori presenti, tra cui diversi vincitori dei premi Urania e Odissea (come è il caso di Giovanna Repetto), che approfondiranno come l’utopia, la distopia, la critica sociale e l’identità di genere nella narrativa fantascientifica.

Presentando LO SFESTIVAL, Giovanna ha scritto alcune cose che vorrei riprendere qui: “È importante che la letteratura di fantascienza esca dalle nicchie degli appassionati e degli addetti ai lavori e si apra a tutta la società civile”, ha detto. Per lei, per noi, la fantascienza è molto più di una semplice evasione: è uno strumento di riflessione critica sulle sfide odierne e future. “La fantascienza attuale è così ricca di sfaccettature e di sottogeneri da poter soddisfare i gusti di ogni lettore. Probabilmente molti hanno letto romanzi e racconti di fantascienza senza riconoscerli come tali”, ha aggiunto, rimarcando l’importanza di superare i pregiudizi che ancora oggi limitano la diffusione del genere.

Vincent Price nel film “L’ultimo uomo sulla terra”, 1964, girato a Roma

LO SFESTIVAL partirà venerdì 8 novembre con un’introduzione alla natura della fantascienza, discussa da Sandro Pergameno, Sandro Battisti e Lanfranco Fabriani, entrambi premiati con l’Urania, seguita da un omaggio allo scrittore Philip K. Dick condotto dal critico Umberto Rossi. La seconda giornata – sabato 9 novembre – vedrà l’intervento di Giovanna Repetto insieme alle autrici Angelica De Palo, Elisa Franco e Serena Emiliani per esplorare “l’universo fantascientifico delle donne”, affrontando le sfide e le prospettive che la fantascienza offre alle scrittrici. Successivamente, un dibattito sulla fantascienza come critica sociale coinvolgerà Davide Del Popolo Riolo, Luca Giommoni, Leonardo Tonini e la critica Giuliana Misserville, con la partecipazione dei blogger Bokononisti.

Sempre sabato, gli autori Matteo Scarfò e Riccardo Muzi si concentreranno sul movimento solarpunk, mentre Repetto, Stefano Dalpian e altri scrittori discuteranno il confronto tra utopia e distopia. La serata si chiuderà con un DJ set a tema fantascientifico del produttore e dj Andrea Benedetti. Domenica 10 novembre, invece, un omaggio all’americano Harlan Ellison precederà un ultimo dibattito sul posizionamento della fantascienza rispetto alla narrativa mainstream, coinvolgendo editor e scrittori come Silvia Costantino e Alessandro Montoro.

Trovate qui tutto il programma. L’ingresso è gratuito, la sottoscrizione è ovviamente gradita. Lo spazio Allarga.menti si trova in via Numidia 2, zona Porta Metronia.

 

  

 

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