“La cartolina” diventa una mostra: Baci da Roma
Una mostra fotografica che cattura l’essenza di Roma in scatti e parole. Dal 30 ottobre al 22 novembre, lo spazio Allarga.menti ospita l’esposizione ispirata alla rubrica “La cartolina” di Roma Report. Ingresso libero.
Una scalinata romana è il punto d’incontro tra lo scrittore Alessandro Mauro e il fotografo Fabio Bedini, ma non si tratta di una scalinata qualunque: è Roma stessa, in tutte le sue sfumature, a fare da cornice alla loro collaborazione artistica, che culmina nella mostra “Baci da Roma”. La mostra, che si terrà presso lo spazio Allarga.menti dal 30 ottobre al 22 novembre, trae ispirazione dalla rubrica “La cartolina“, pubblicata regolarmente da due anni qui su Roma Report.
Il progetto nasce dal dialogo tra fotografia e scrittura, un gioco artistico che unisce l’obiettivo di Bedini e la penna di Mauro. Il loro primo incontro è avvenuto attraverso il libro di quest’ultimo, “Se Roma è fatta a scale“, una raccolta di testi dedicata alle scalinate romane, senza immagini. Il libro colpisce Fabio, che si porta dietro la sua macchina fotografica e inizia a esplorare le scale di Roma, catturando dettagli che neanche lui, romano di nascita, aveva mai notato.
Nonostante la passione per la fotografia, Fabio sente di non riuscire a trasmettere la stessa magia del libro attraverso le sue immagini, e decide quindi di contattare Alessandro per proporre una collaborazione. Da qui nasce l’idea di “ribaltare il gioco”: le foto di Fabio diventano lo spunto per le parole di Alessandro, brevi frasi che accompagnano gli scatti e creano un dialogo unico tra immagine e scrittura.
Il risultato è un’esplorazione visiva e narrativa di Roma, fatta di dettagli apparentemente insignificanti ma carichi di significato: scale, acqua, bellezza, abbandono, religione e arte, tutti temi che ricorrono nelle loro opere. Il meccanismo creativo è semplice: Fabio fotografa liberamente la città e sottopone gli scatti ad Alessandro, che seleziona quelli che lo ispirano per scrivere un breve testo. Solo quando entrambi sono soddisfatti, il “pezzo” è completo.
La mostra è dunque una raccolta parziale, ma accurata, di questo gioco continuo. Le foto e i testi non pretendono di definire Roma in modo preciso, assoluto. Al contrario, come dicono gli autori, Roma è sempre “qualcos’altro”, qualcosa che si trova oltre l’inquadratura o nei riflessi delle sue superfici. L’assenza di tesi ulteriori e la consapevolezza che il loro racconto non potrà mai dirsi completo sono parti integranti del progetto.
L’esposizione – a ingresso libero, dal 30 ottobre al 22 novembre: dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, esclusi festivi, in via Numidia 2, zona Porta Metronia – e rappresenta un’occasione per immergersi in una Roma inedita, raccontata attraverso l’occhio fotografico di Bedini e le parole misurate di Mauro. Un ritratto della città che invita a guardarla con occhi nuovi, senza la pretesa di racchiuderla in una definizione, ma con la voglia di esplorarne continuamente nuovi aspetti.
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Fabio Bedini (Roma, 1959) ha trascorso metà della sua vita in Africa come cooperante internazionale, ma il legame con Roma non si è mai spezzato. Usa la fotografia come una scusa per esplorare la città che ama, realizzando scatti per puro divertimento. Si considera un fotografo amatoriale, poco più di un principiante, nonostante il suo occhio attento riesca a cogliere angoli e dettagli nascosti della capitale.
Alessandro Mauro (Roma, 1965) è uno scrittore professionista che lavora con le parole, sia scrivendo articoli e testi pubblicitari, sia rivedendo i lavori altrui. Tra le sue pubblicazioni si annoverano *Se Roma è fatta a scale* (Exòrma Edizioni, 2016), *Basilio. Racconti di gioventù assoluta* (Augh!, 2019), e il più recente *Di questa doppia Roma* (Exòrma Edizioni, 2024).