Quanti ricordi: i Dark romani degli anni Ottanta in una mostra a Trastevere

Inaugurata presso il Museo di Roma in Trastevere la mostra di Dino Ignani: ritratti in bianco e nero del movimento ‘Dark’ negli anni 80, uno stile che si impose tra molti degli attuali cinquantenni, così come il ‘punk’.

Il giovane dark era un devoto al colore nero, a un abito, a un’acconciatura che, come ha ricordato lo stesso Ignani in conferenza stampa, “richiedeva ore di preparazione” prima di uscire di casa.
“Il movimento Dark si espresse non solo nella libertà di vestirsi” ma nella capacità di rappresentare un sé stesso come “opera d’arte e maschera di attore”: ne è scaturita non solo una serie di volti e di pose, ma il ritratto di una “città marginale, notturna, costituita anche da giovani poeti”. Erano gli anni in cui la tendenza ‘dark’ –  identificata dal colore nero e dall’espressione intensa, da giovani dannati – si arricchisce di una valenza simbolica: il poeta ‘maudit’ rivisitato in chiave anni 80.

I ritratti di Ignani furono esposti per la prima volta nel 1985 con il titolo Invito alla notte, presentato al pubblico sotto forma di slideshow. Tuttavia il ‘dark’ era una moda destinata a spegnersi, depositando nella cultura il valore del ‘look’ (termine inedito all’epoca) a indicare l’attitudine a vivere l’aspetto esteriore come un vero progetto in cui declinare abbigliamento, accessori, acconciatura, make-up.

Ignani non si è limitato agli scatti nelle discoteche romane alla moda: da artista, ha inseguito anche la dimensione di una Roma notturna, in ombra, periferica e camaleontica, dove le visioni di un paesaggio urbano contemporaneo si fondono con i protagonisti del movimento ‘dark’, secondo una concezione fotografica capace di identificare e registrare le frequenze più profonde della città.
Nella mostra sono esposti una parte degli oltre 500 scatti di Ignani, tra volti sconosciuti e altri più noti (D’Agostino, Bellezza) che riflettono non solo una parte di un progetto personale, ma uno spaccato della moda nelle discoteche e nei locali della Trastevere anni 80.
La mostra resterà aperta fino al 10 novembre.

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