Luglio, 4 domeniche di Half Die festival

Siamo a luglio e torna dunque l’Half Die festival, l’apprezzata e singolare rassegna di musica – soprattutto elettronica, ma non solo – organizzata da Gianni Rosace, giunta alla 27esima edizione, che si svolge tutte le domeniche del mese, sotto le vestigia dell’acquedotto romano, a Porta Furba. Quest’anno gli appuntamenti sono quattro: il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio.

I primi a salire sul cosiddetto Morpurgo Roof, domenica prossima, saranno Abul Mogard e Rafael Anton Irisarri, due musicisti con una visione non molto dissimile della musica ambient-drone, cioè quello stile nato dal minimalismo che enfatizza l’uso di suoni, note o cluster estesi e ripetuti (i droni, appunto). Mogard (anche noto come Guido Zen) ha iniziato la sua carriera da musicista molto tardi, dopo aver lavorato per una vita come operaio metalmeccanico. Irisarri è uno dei principali musicisti della scena elettronica ambient. “Impossibly Distant, Impossibly Close” è la prima collaborazione tra i due, nata dopo il loro incontro al Centro di Cultura Contemporanea Condeduque di Madrid nel 2023. All’Half Die festival in prima mondiale suoneranno “Impossibly Distant, Impossibly Close”.

Il 14 luglio sarà la volta di BITOI (Bass Is The Original Instrument) una band danese-svedese che mescola tradizione ed esplorazione musicale, composta da Cassius Lambert al basso, all’elettronica e alla composizione, e da un coro formato da Alexandra Shabo, Lise Kroner e Anja Tietze Lahrmann (DK). I BITOI suonano per la prima volta in Italia.

Una settimana più tardi toccherà ai Sons of Wiljems, un duo londinese (che all’Half Die  suonerà con Shama Rahman special guest al sitar) che crea paesaggi sonori ambient-cinematografici, con accenni di Nu Jazz e suoni drone.

A chiudere la rassegna, il 28 luglio, saranno i Dead Bandit, fondazione Usa-canadese di Indie/Post Rock composta dal cantautore Ellis Swan e dal polistrumentista James Schimpl.

Per riuscire ad assistere ai concerti (sempre rigorosamente gratis), bisogna riuscire a farsi accettare nel gruppo Facebook del festival, e poi prenotarsi su un sito specifico (dalle 18 del lunedì precedente). Oppure, andarci con un frequentatore abituale. Dunque, buona fortuna. Infine, ricordiamo qui le regole dell’Half Die:

  • non è un party né un aperitivo, è un festival di musica: se non siete interessati, non venite
  • è gradita la prenotazione via e-mail
  • non parcheggiare e non entrare con macchine e motorini nel vicolo
  • non schiamazzare e non dare fastidio al vicinato, già di per sé tollerante
  • portare qualcosa da bere
  • rispettare gli orari e osservare un religioso silenzio durante la performance live
  • no scarpe aperte
  • venite con chi vi pare, purché sia edotto delle regole.

 

 

 

 

 

 

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