La Roma sì il Feye no!
Roma-Feyenoord: 4-1, Uefa Europa League, Quarti di finale ritorno, Roma 20 aprile 2023. Grandissima vittoria giallorossa, eliminati gli olandesi e raggiunte le semifinali. Uno stadio straordinario trascina la squadra a questa rimonta capolavoro.
Uno stadio traboccante e debordante ha accolto la Roma in questo ritorno dei quarti di finale di Europa League. È stato raggiunto il nuovo record di spettatori anche in virtù del fatto che non erano presenti i tifosi olandesi e perciò quelli giallorossi hanno potuto occupare tutti i vari settori dello stadio Olimpico. Ormai a Roma un’attrazione, oltre al Colosseo e a San Pietro, è da ricercare nel tifo giallorosso.
La Roma ha dimostrato di aver introiettato tutte le caratteristiche che sa infondere l’allenatore di Setubal: la vis pugnandi, una grande capacità difensiva e il saper rimanere in partita senza mai perdere la bussola. È stata una vittoria di gruppo in cui tutti i giocatori hanno dato il 100% e ognuno è stato protagonista nei vari momenti della partita. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, forse solo la prestazione di Zalewski è stata sottotono.
Le scelte di Mourinho si sono rivelare tutte azzeccate tranne quella di richiamare Llorente in panchina nel secondo tempo. Il madrileno ha mostrato di nuovo personalità e doti tecniche ed il gol subito ne è la conferma. Quando Smalling ha chiesto il cambio per un risentimento muscolare, la presenza di Diego Llorente sarebbe stata preziosa. Inoltre il tecnico ha sostituito il centrale inglese con Celik piazzandolo nel centro sinistra della retroguardia, posizione ricoperta generalmente dallo spagnolo. Questa posizione non è l’ideale per il turco ed è proprio in quella zona che si è sviluppata l’azione del momentaneo pareggio olandese. Infatti, appena riportato Celik sulla fascia, la difesa della Roma ne ha tratto da subito giovamento.
La realizzazione del Feyenoord è scaturita da un cross di Szymanski che, assieme a Kokcu, è il giocatore più in vista della squadra di Rotterdam. Personalmente, direi che se la Roma volesse pescare un giocatore tra le file del Feyenoord, Geertruida sarebbe una buona opzione in quanto difensore fortissimo fisicamente ma anche molto veloce. Con costui si potrebbe colmare il nostro deficit sulla fascia destra.
La partenza della squadra giallorossa è stata veemente. I difensori olandesi, storditi sia dal dinamismo della Roma sia dal tifo assordante, non riuscivano a reggere l’urto avversario. Dopo pochi minuti si è presentata una grandissima occasione per i giallorossi. Cristante, da buona posizione, ha calciato al volo lambendo il palo. Per il Feyenoord da registrare al 13esimo una conclusione ravvicinata di Szymanski deviata provvidenzialmente da Rui Patricio.
Purtroppo al 21esimo Wijnaldum sventolava la bandiera bianca per un problema muscolare cedendo il posto a El Shaarawy che, pure mostrandosi volenteroso, sia nel primo che nel secondo tempo non incideva come sperato.
Nella prima frazione gli olandesi sfoggiavano un grandissimo palleggio che però veniva vanificato dall’ altrettanto efficace capacità difensiva della Roma.
Il secondo tempo iniziava con una grande pressione giallorossa e al 15esimo si arrivava al vantaggio siglato da Spinazzola che, con un colpo da biliardo, beffava il portiere avversario. Il pareggio significava equilibrare il conto con la partita di andata.
Il pareggio all’80esimo del Feyenoord con Paixao è stata una mazzata per il pubblico ma la squadra, come già scritto, ha saputo ricompattarsi e macinare gioco. Un’azione tambureggiante a due minuti della fine, in cui Pellegrini invece di tirare egoisticamente passava la sfera a Dybala, permetteva di arrivare al 2-1. L’argentino con una finta da gran campione si liberava dell’avversario per poi scoccare un sinistro sotto la traversa cui non poteva opporsi l’estremo difensore olandese. Dybala avrebbe potuto, di lì a poco, siglare un altro gol ma in questo caso il portiere del Feyenoord si opponeva in maniera brillante.
All’inizio dei supplementari, i giocatori di entrambe le squadre sono apparsi visibilmente stanchi e il sostegno dei tifosi è sicuramente stato vitale per la Roma che è subito ripartita all’attacco. In questa frazione finalmente i due subentrati Abraham ed El Shaarawy, fino a quel momento poco brillanti, riuscivano a concludere un’azione strepitosa. Pellegrini premiava l’inserimento in aria dell’attaccante inglese che saltava l’uomo e metteva al centro dove l’accorrente El Shaarawy in scivolata trafiggeva l’estremo difensore Bijlow. Tripudio giallorosso e Roma in vantaggio nel computo totale.
Nel secondo tempo supplementare il Feyenoord si è riversato in attacco, ma la Roma è riuscita a ribattere colpo su colpo fino a trovare il quarto gol dopo un’incantevole azione di contropiede di Ibanez. Il tiro decisivo veniva scoccato da Pellegrini. Prima invalidato per fuorigioco ma poi decretato corretto dal VAR.
Finale tra i cori dello stadio di 67.000 tifosi senza più voce.
Speriamo che i due infortuni di Smalling e Wijnaldum siano di poco conto e che le scorie di questa partita vengano presto eliminate in vista di un finale di campionato, e di Coppa, veramente entusiasmante ancorché difficile.
Infine, da sottolineare la prova di Matic, che si è dimostrato assoluto padrone del centrocampo incarnando tutto ciò che Mou richiede da un giocatore.
Daje Roma!