Occasione mancata!

Roma-Sassuolo: 3-4 Serie A 26ª giornata, Roma 12 marzo 2023. Ennesima chance persa per la rincorsa Champions!

Il prepartita è stato incentrato sull’emergenza per infortuni e squalifiche in casa giallorossa visto che sia Pellegrini (colpo alla testa e trenta punti di sutura), sia Belotti (frattura all’anulare della mano e intervento chirurgico) erano usciti malconci dalla sfida con la Real Sociedad. A questi due infortuni si deve aggiungere la squalifica di Cristante e i problemi muscolari di Solbakken e Llorente. Inoltre, Mancini era sotto diffida e schierarlo, rischiando un eventuale giallo, non sarebbe stato lungimirante in vista del derby. Insomma, la situazione non si presentava semplice da gestire.

La soluzione adottata da Mourinho, con l’esclusione di Mancini e Dybala e l’inserimento di Bove a centrocampo, in questo senso è condivisibile. L’unica idea che è risultata poco felice è stata quella di spostare Ibanez a destra vicino a Zalewski. Il brasiliano si è trovato a mal partito in quella zona di campo e i due gol di Laurienté, che gravita in quella parte del terreno, sono una spia indicativa.

La Roma non ha mostrato un approccio sbagliato all’incontro: infatti dopo cinque minuti si sono registrate due occasioni nitide per i giallorossi, purtroppo sciupate da Abraham e Wijnaldum. E non c’è stato nemmeno il crollo nervoso che è capitato in varie occasioni in passato. Sono mancati in realtà parecchi giocatori ( Abraham, Wijnaldum, Zalewski, Ibanez, Kumbulla, El Shaarawy) molti dei quali considerati ‘titolarissimi’ dal tecnico. Da questo punto di vista, il nubivago Abraham è ormai un caso disperato mentre per Gini, per via dell’infortunio subito, si tratta di un ritorno faticoso ad un livello all’altezza alla sua bravura. Non traggano in inganno i due gol realizzati da Zalewski e Wijnaldum. Quello del difensore di Tivoli è arrivato con un colpo svirgolato, non voluto, che ha prodotto una traiettoria velenosa imparabile per il portiere neroverde. Per l’olandese di Rotterdam il gol nel finale è stato l’unico episodio degno di nota in una partita incolore.

All’allarme dovuto ad infortuni e indisponibilità, occorre aggiungere la conferma della squalifica a Mou, che prima era stata comminata, poi sospesa e ora riconfermata: praticamente presente in panchina contro la Juve e assente nel derby. Alla vigilia era consolatoria la presenza in panchina del vice di Mourinho, Salvatore Foti, autentico amuleto.

Purtroppo, il porta fortuna Foti non ha allontanato gli influssi malefici in questa partita. Soprattutto non ha evitato la sorte di un arbitraggio palesemente sfavorevole. Neanche la foto di Mourinho su Instagram, che mima le manette, ha contribuito a ricevere venti favorevoli.

L’operato di Fabbri, che già dopo venti minuti era additato dallo stadio come “Buffone”, ha lasciato enormemente perplessi, già dopo pochi minuti. Volendo fare un piccolo elenco delle imprecisioni, già al nono del primo tempo l’arbitro ammoniva Smalling per un contatto col braccio al pallone: sicuramente con un eccesso di zelo. Il vero problema è che, appena due minuti dopo, la stessa situazione si presentava rovesciata con protagonista un giocatore del Sassuolo. Eppure, non portava al giallo. Si potrebbe anche menzionare l’ammonizione rifilata a Matic nel secondo tempo. Valutazione errata, visto che il giocatore serbo ha colpito nettamente il pallone e non l’avversario. Infine, sul rigore concesso ai neroverdi, va detto innanzitutto che Kumbulla ha peccato di grande ingenuità, comportamento non ammissibile in partire della massima serie italiana. Al fischietto di Ravenna si aggiungeva anche il Var Pairetto che, anche qui sfortunatamente per i giallorossi, richiamava il collega per far vedere il gesto di reazione dell’italo albanese. Peccato che il VAR evitasse di mostrare il precedente calcio provocatorio di Berardi contro l’apparato riproduttivo del difensore romanista, che avrebbe potuto contestualizzare meglio la reazione di quest’ultimo.

In conclusione, da tifoso, si ha l’impressione che il silenzio stampa di tutta la Roma non porti fortuna. In fondo cosa aspettarsi da una società con a capo i Friedkin, se non il silenzio?

La prossima sfida sarà contro la Real Sociedad e poi sarà di scena il derby. Le premesse non sono buone.

Daje Roma! 

 

 

 

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