Quando i treni non arrivavano in orario

La prima a lanciare l’allarme è stata Repubblica. Il 2 luglio, infatti, in cronaca di Roma, è apparso un articolo che parlava del rischio di essere a corto di convogli per la metropolitana, durante il Giubileo del 2025. Più allarmistico il Corriere della Città, che, il giorno dopo, titolava addirittura: “Roma, il Giubileo sarà senza treni”.

In realtà, i treni ci saranno. È da capire però se saranno treni nuovi di zecca, oppure treni più vintage, vecchi, a quel punto, di quasi cinquant’anni. Il vero rischio, infatti, non è quello di avere un metrò senza mezzi, ma semmai quello di non vedere arrivare nuovi convogli, cioè quei 14 nuovi veicoli che il Comune di Roma aveva messo a bando nel novembre 2021, per cercare di rimpolpare il vecchio parco rotante.

Dunque, nonostante alcuni titoli acchiappaclic, i treni della metropolitana di Roma continueranno a circolare anche nel 2025. L’unico problema è che però, con ogni probabilità, saranno esattamente gli stessi treni che stanno circolando ora, inclusi quelli entrati in esercizio all’inizio degli anni Ottanta e che ancora sono operativi sulle tratte della metro B e B1. Quelli grigi e blu, per intenderci.

uno dei vecchi convogli in esercizio sulla linea b

Al momento risultano ben 18 i convogli di quel tipo ancora in esercizio ed è probabile che, fra tre anni, la loro usura sarà tale, da rischiare lunghe revisioni e numerosi stop per molti di loro. È proprio per questo che il Comune aveva deciso di dotarsi di nuovi mezzi.

La gara messa a bando dal Comune, per oltre 250 milioni di investimento, è stata vinta da Hitachi. Ma Caf, l’azienda classificatasi seconda, ha fatto ricorso. Ora la questione è al vaglio degli organi competenti, come dichiarato dall’assessore alla mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè.

Il Tar del Lazio dovrà pronunciarsi, salvo sorprese, entro il mese di settembre di quest’anno. A quel punto, una volta sciolti i dubbi e decisa, in un modo o in un altro, la questione, l’iter potrà riprendere e i convogli potranno essere definitivamente ordinati.

Se non che, le tempistiche prevedono l’arrivo di un primo treno solo a distanza di venti mesi dall’ordine, e dei successivi treni con una cadenza di uno al mese. Pertanto, a conti fatti, solo pochi convogli potranno entrare in esercizio prima dell’inizio del 2025 e cioè entro l’inaugurazione dell’anno giubilare.

l’interno di un treno della metropolitana di roma

Lo scenario più probabile, però, è che l’azienda che verrà penalizzata dalla sentenza del Tar, presenterà quasi certamente ricorso, allungando ulteriormente i tempi, fino a far slittare la fine dell’iter legale e, conseguentemente, il completamento della consegna, a dopo la conclusione dell’Anno Santo 2025.

Questo per quanto riguarda le linee A, B e B1. Potrebbe andare ancora peggio alla linea C. e lì il Comune non può prendersela con il destino cinico e baro, né con le lungaggini del Tar. Infatti i convogli della metro C sono di tipo diverso rispetto a quelli ordinati per le altre tratte.

Nonostante la linea C sia in forte sofferenza, con un numero di treni circolanti estremamente ridotto, dati i continui guasti che hanno colpito molti dei convogli, con conseguenti attese che superano i 15 minuti sulle banchine, di bandi per richiedere nuovi treni che interessino quella tratta ancora non c’è traccia.

C’è però chi assicura che siano partite delle trattative in merito e che a breve, anche per la linea C, il Comune di Roma ordinerà nuovi treni. Staremo a vedere, con la speranza che i tempi, in quel caso siano più brevi e che almeno quei treni “arrivino in orario”, in tempo utile per il Giubileo.

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