Auditorium del Mare: partono i lavori?
Si chiamerà “Auditorium del Mare”. È il progetto che il Comune di Fiumicino ha più volte presentato come fiore all’occhiello dell’attuale giunta di centrosinistra. Ideato nel 2015, Esterino Montino ne aveva fatto uno dei principali cavalli di battaglia, per puntare alla propria rielezione alla carica di Sindaco, nel 2018.
Undici milioni di euro d’investimento, di cui sei ottenuti grazie al Bando nazionale per le Periferie. Poi, però – sempre nel 2018, appena un mese dopo la vittoria di Montino nelle elezioni amministrative – il decreto Mille Proroghe bloccò quei fondi.
Da allora è cominciata un’inevitabile battaglia per riottenerli, con un continuo braccio di ferro fra diverse istituzioni pubbliche e ripetuti annunci di avvio dei lavori, tutti puntualmente smentiti. L’ultimo di quegli annunci è di pochi giorni fa. Si assicura l’inizio della ristrutturazione dell’area per il 4 di luglio. Sarà la volta giusta?
In base al progetto approvato, l’Auditorium del Mare, dovrebbe sorgere in quell’ampia area di 20 mila metri quadri, dove si trovano attualmente i ruderi dell’Ex Centrale Enel di via del Faro, non molto distante dal centro storico di Fiumicino.
L’ex centrale Enel, è stata acquisita dal Comune di Fiumicino nel 2016. Progettata da Riccardo Morandi nel 1952, è uno dei tanti esempi di architettura industriale dismessa e in stato di totale abbandono. Su impulso del Comune di Fiumicino, a progettarne una riqualificazione e una sua trasformazione in Auditorium, è stato lo studio dell’architetto Alessandro Traldi.
Il progetto approvato, prevede non solo la completa ristrutturazione degli spazi interni, ma anche quella delle aree esterne, da trasformare in un “Parco della Cultura”. La struttura interna dell’Auditorium, invece, prevederà una grande sala centrale polifunzionale, da circa 500 posti, utilizzabile per concerti, spettacoli, proiezioni, esposizioni e anche come sala congressi.
Una sala che, alla bisogna, grazie a un sistema di pedane, tettoie e pareti mobili, potrà essere suddivisa in tre aree separate e autonome. L’Auditorium verrebbe inoltre dotato di un ampio foyer, distribuito su tre piani, di un bar caffetteria, oltre che di uffici e camerini. Verrebbe infine ripristinata l’antica ciminiera della centrale Enel, oggi crollata, che avrà la funzione di lucernaio.
Tutto questo, però, è sinora rimasto solo sulla carta, o nei rendering presentati per lo studio di progettazione. Ora, anche se il condizionale resta d’obbligo, i fondi del Bando per le Periferie, dopo una lunga contrattazione fra il Governo e l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, parrebbero finalmente sbloccati e nuovamente disponibili. Per questo è tornato un maggiore ottimismo.
Dunque, parrebbe tutto pronto per l’avvio dei lavori. Se non fosse che un annuncio analogo fu fatto già a fine 2020, con un inizio dei lavori allora programmato per l’estate 2021. Salvo poi risolversi in un nulla di fatto, come spesso avviene in casi simili, per una serie di ulteriori problemi burocratici, sopraggiunti nel frattempo. Se stavolta le cose andranno diversamente e i lavori avranno davvero avvio, lo sapremo fra poco.