Guida alla Roma ribelle: Elsa Morante
A pochi passi da piazza del Popolo, in via dell’Oca 27, ha vissuto per tantissimi anni Elsa Morante, l’autrice di Menzogna e sortilegio, L’isola di Arturo, Il mondo salvato dai ragazzini, La Storia. Morante ha d’altronde abitato in molte case e in molti quartieri della città, alcuni dei quali descritti nella Storia, libro definito dalla stessa Morante “un’Iliade dei giorni nostri”. In questo romanzo, per il quale impose all’editore un prezzo popolare, si raccontano la Guerra e la Storia “opponendogli una donna insicura, un ragazzo, un bambino, un paio di cani”, come affermava Cesare Garboli.
A Testaccio Morante è stata bambina, in via Amerigo Vespucci 41, dove adesso c’è una targa con un testo di Dacia Maraini. Trascorse moltissimo tempo anche nella meravigliosa villa della madrina Maria Guerrieri Gonzaga (oggi sede dell’Accademia tedesca, in largo di Villa Massimo), e da questa frequentazione trasse alcuni spunti per il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio. Visse con Alberto Moravia, sposato nel 1941, ai Parioli, in via Sgambati, nella casa di famiglia di lui e, dopo la lunga fuga durante la guerra (a Fondi e poi nelle isole di Procida e Capri), i coniugi abitarono nell’attico di via dell’Oca 27. Elsa aveva anche uno studio in via Archimede 16 e un piccolo appartamento in via del Babuino 46, ma è qui in via dell’Oca che si incontravano gli amici della coppia, intellettuali, scrittori, pittori e teatranti, e questo appartamento divenne uno dei luoghi più vitali della cultura romana del dopoguerra. Quando nel 1962 la Morante e Moravia si separarono, lei si trasferì per un periodo in via del Babuino, ma nel 1965 tornò nell’appartamento di via dell’Oca, che resterà per sempre la sua casa.
Donna libera nella vita e nella letteratura, Elsa Morante volle rivolgersi alla gioventù del ’68 con le poesie e le canzoni del Mondo salvato dai ragazzini. Un’opera anomala che lei presentò così: “E un manifesto. E un memoriale. È un saggio filosofico. È un romanzo. È un’autobiografia. È un dialogo. È una tragedia. È una commedia. È un documentario a colori. È un fumetto. È una chiave magica. È un testamento. È una poesia.” Goffredo Fofi aggiunse: “È un comizio. È una predica”, spiegando “sembrano insulti e non lo sono, se appena si rende alle parole il loro significato più profondo: di invito (orazione) e di monito (spiegazione).” Scritto prima del ’68, in qualche modo lo preannunciò.
Parlando di sé in terza persona, Elsa Morante ha scritto: “A chi le domanda il suo ideale politico, risponde che è un’anarchia, dalla quale si escluda ogni forma di potere e di violenza. Essa non ignora naturalmente che si tratta di un’utopia, ma è convinta, d’altra parte, che l’utopia è il motore del mondo e la sola, reale giustificazione della Storia. Anche il suo ideale privato è utopistico; e sarebbe quello di andare in giro per il mondo a fare il cantastorie.”
Dopo una lunga serie di infermità e ricoveri (nella clinica Villa Margherita, dietro villa Torlonia), Elsa Morante morì a Roma nell’inverno del 1985. Gli amici, rispettando le sue volontà, sparsero le sue ceneri nelle acque dell’isola di Procida.
DA LEGGERE:
Elsa Morante, Il mondo salvato dai ragazzini, Torino, Einaudi, 2012.
Goffredo Fofi e Adriano Sofri (a cura di), Festa per Elsa, Palermo, Sellerio, 2011.
Guida alla Roma ribelle è un libro collettivo del 2013 dedicato, appunto, ai luoghi ribelli della Capitale (e ai ribelli, non solo romani, che li hanno animati). Pubblicato da Voland, una piccola ma caparbia casa editrice romana, fa seguito alla nota Guida alla Parigi ribelle di Ramón Chao e Ignacio Ramonet, e poi alla Guida alla Barcellona ribelle di Guillem Martínez. Abbiamo deciso, in accordo con gli autori, di pubblicarne nelle prossime settimane alcuni estratti, per raccontare storie, momenti e posti talvolta meno noti della Città Eterna. Che, nonostante sia stata sede dell’Impero e poi del Vaticano, è meno cheta e reazionaria di come possa apparire a prima vista, come spiegano benissimo gli stessi autori nell’introduzione.
Il libro è sempre disponibile, anche in formato digitale.E dunque vi invitiamo ad acquistarlo.
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