I municipi, le erbacce e l’ultimo miglio verde
Vi siete accorti che vicino ai vostri cassonetti, vicino agli alberi dei viali, tra i marciapiedi e le strade, nell’asfalto tartarugato, tra i sampietrini, vicino alle radici dei platani e dei pini, nelle buche stesse cresce una nuova e coriacea flora? Arbusti, polloni, spighe, fiorellini, piante grasse, bacche e anche un po’ di rughetta e cicoria se siete fortunati. Sapete come mai? Avete idea di chi sia la responsabilità? Vi interessa saperlo? Lo immaginate, diciamoci la verità? È ovviamente della lungimiranza della nostra amministrazione comunale e municipale. In ultima analisi della peggiore amministrazione che la città eterna abbia mai avuto dai tempi di Tarquinio il Superbo, che poi forse è vittima di un pregiudizio anti etrusco.
Non solo non riusciamo a gestite l’immondizia ma non riusciamo nemmeno a sfalciare due fili d’erba tra l’asfalto prima che si tramutino in macchia mediterranea.
La pratica si chiama diserbo. Era fino alla fine del 2020 compito dell’AMA, che si sa è impegnata in faccende ben più importanti che sbriga con un’ efficienza indiscutibile. Sta di fatto che l’amministrazione comunale decide di sgravare l’AMA da questa incombenza decentrando il compito ai Municipi. I quali sembrano del tutto incapaci di far fronte a tal compito e lamentano la mancanza, o il ritardo, dei fondi per effettuare la complessa operazione di tirar via le erbacce. La verità è che in questo Paese ogni tentativo di decentramento corrisponde ad un abbassamento degli standard a costi maggiorati. Perché le municipalità sono più vicine alla gggente, mi direte. A parte che la maggioranza dei cittadini romani non ha idea di chi siano i loro minisindaci e tantomeno i miniassessori, il vero problema è che più l’ultimo miglio è in basso più facilmente i fondi andranno dispersi.
Se poi come sembra i fondi sono pochi allora sarà ancora peggio perché io che sono vicino alla gggente con quei fondi dovrò pur far contenta parte di quella gggente. Se quanto leggete vi appare vero vuol dire che risiedete nel cinquantesimo municipio perché come è noto in tutti gli altri va tutto benissimo e i minisindaci sono dei fenomeni tutti e tutte, per tacer della sindaca che tutto il mondo ci invidia.
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