In gol we trust
Sembrava potesse funzionare l’escamotage ideato da Claudio Lotito per risolvere il problema della doppia proprietà di Lazio e Salernitana, due squadre che, il prossimo anno, dovrebbero entrambe militare nel campionato di Serie A. Il condizionale è diventa d’obbligo dopo gli ultimi sviluppi della situazione.
Le regole della FIGC vietano a due compagini iscritte allo stesso campionato professionistico, di avere un analogo proprietario. Anche la cessione a parenti – che avrebbe permesso a Lotito di aggirare la legge, affidando le proprie quote della Salernitana al consocio, nonché genero, Marco Mezzaroma – non è permessa. Perciò si era arrivati a ideare una soluzione un po’ macchinosa.
L’idea di Claudio Lotito era quella di proporre un trust, con un amministratore delegato indicato dalla società, il cui compito sarebbe stato quello di avviare una sorta di interregno, in vista della vendita successiva della Salernitana a futuri proprietari, ancora tutti da identificare.
Ma la figura dell’amministratore delegato – indicato nella persona di Ugo Marchetti, generale della Guardia di Finanza molto vicino a Lotito – il suo ruolo, oltre alla scarsa liquidità assegnata al trust, cosa che lo renderebbe del tutto dipendente, anche su un piano economico, dalla vecchia gestione, non hanno convinto la FIGC, che ha rigettato la proposta.
“In virtù del processo di scelta delle persone componenti del trust e delle regole previste nella gestione dello stesso – si legge nella relazione della FIGC – si ritiene che la soluzione prospettata non sia un vero e proprio blind trust e che non sia stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti”.
Ora c’è tempo fino a sabato 3 luglio alle 20 per presentare una nuova proposta. Mercoledì 7 luglio il consiglio federale prenderà una decisione definitiva alla luce del nuovo piano. Se anche la nuova proposta non dovesse risultare adeguata e convincente, è possibile che, come da normativa vigente, entrambe le società che fanno capo a Claudio Lotito non possano venire iscritte al prossimo campionato di Serie A.
Dunque il rischio non è solo per la Salernitana, ma anche per la Lazio. E, visti i tempi strettissimi, non si tratta di un’ipotesi così peregrina.
Fra pochi giorni ne sapremo di più.