Politikós è il gruppo musicale folk-pop italo-greco, Rome-based, composto da Theodoro Melissinopoulos, Luca Centamore e Carmelo Cacciola (questi ultimi due componenti della band Unavantaluna, cumpagnia di musica xisiliana).
I tre musicisti definiscono la nuova avventura “un racconto in musica attraverso un mare nostrum che unisce, proprio perché mare, fisico e spirito per dare voce alla gioia e al dolore della nostra contemporaneità, lontana da ogni razzismo e pregiudizio sociale”.
Per fine gennaio è in un uscita su Spotify un EP di Politikós con quattro brani e un video.
Scrive Theodoro Melissinopoulos di questa playlist (qui il link a Spotify gratis, in fondo al post il player per ascoltare direttamente i brani) concepita per Roma Report:
La mia età anagrafica coincide con eventi storici raccontati (dai nonni) oppure direttamente vissuti, che hanno segnato l’evoluzione del mio paese. Questi eventi, come è fisiologico, hanno influenzato gli umori, i talenti di tutti quegli artisti che hanno provato a interpretare i sentimenti popolari. Le guerre, la resistenza, le difficoltà economiche, sociali, l’emigrazione, l’arte, gli amori.
Infine, ho aggiunto due brani (Yves Montand e Charles Aznavour) per ribadire la nostra-mia appartenenza musicale non solo all’oriente bensì anche all’europa del Ovest.
L’omissione (voluta) di brani italiani è per rimarcare l’impossibilità della selezione e anche perchè la mia scelta di vita, di studiare e vivere in questo Paese, è stata condizionata dalla mia identificazione emotiva con la musica italiana.
In questa breve (e non rappresentativa) playlist provo ad ambientare l’ascoltatore agli albori delle sonorità che ci hanno influenzato provenienti dall’Asia Minore (Misirlù), e la catastrofe di Smirne del 1922 (I Smirni), come l’opposizione al regime dei colonnelli 1967-1974 (Tin Romiosini, Otan sfigoun) fino alla annientazione dei valori (Spoudaioi anthropoi, Thymamai) e lo splendore artistico degli anni ’50-’70 (O ithopios), passando dall’epopea del 1940-41 (Pedia tis Ellados pedia, Sinnefiasmeni kiriaki), dalla guerra civile 1943-49 (Ntropi tetoio paidi), all’emigrazione degli anni ’50 (Min mou thimonis matia mou, I zoi mou oli) e l’amore struggente (Thelo na ine Kiriaki).
Buon ascolto.