Il boom barba e capelli (e cosa resterà)

Nel Lazio in 5 anni, dalla fine del 2014 alla fine del 2019, il numero di barbieri e parrucchieri è cresciuto di oltre il 16%. Un vero boom quello del “barba e capelli” laziale, considerato che a livello nazionale l’aumento è stato solo del 2%. Una crescita che gli esperti del settore al momento non riescono a spiegarsi col solo successo della moda hipster, e c’è chi parla di “bolla”.

La Lombardia, la ragione con il maggior numero di artigiani dei capelli, conta 17.096 esercizi, quasi il doppio dei 9.323 del Lazio, ma ha anche il doppio della popolazione, e l’aumento sui cinque anni non è arrivato allo 0,8%.
Nella regione che fa capo a Roma hanno aperto invece 1.323 botteghe in più: in numeri assoluti, la metà dell’aumento a livello nazionale (i dati sono di UnionCamere).  

“Con un balzo a due cifre in poco tempo, impossibile dare una lettura assoluta”, avverte Alberto Mattiacci, docente di Marketing e Business management alla Sapienza di Roma. Tra le possibili cause dell’impennata laziale, Mattiacci ipotizza una maggiore attenzione all’aspetto da parte di una popolazione crescente di single, l’aumento dei parrucchieri low cost, i migranti che preferiscono artigiani della loro comunità, ma anche il classico riciclaggio di denaro, sempre in agguato nei servizi e nel retail.

Anche Valerio Galeotti, responsabile del settore Benessere di Cna, dice che una causa sola non spiega il forte aumento laziale. C’è una maggiore attenzione all’estetica, e dunque cambiano le abitudini. C’è l’effetto “dumping” di artigiani immigrati, che hanno abbassato i prezzi, e c’è anche una clientela più ampia, che include appunto anche gli immigrati.

Foto di Gabriel Zemron diffusa su Flickr.com con licenza creative commons

Ora però anche questo settore, come tanti altri, dovrà fare i conti con la crisi del coronavirus. Nei giorni scorsi la Confartigianato paventava, a livello nazionale, la chiusura del 15% degli esercizi, mentre in vari Comuni si segnalano casi di parrucchieri abusivi a domicilio nonostante il lockdown e addirittura botteghe clandestine scoperte dalle forze dell’ordine.

Nel frattempo, parrucchieri, barbieri hair stylist e hair designer si sono lanciati sui tutorial online, per spiegare in video ai clienti come pettinarsi, tagliarsi da soli le frange o usare il rasoio elettrico, come usare il colore. In attesa di riaprire ovviamente bottega.

[La foto del titolo è di Dorli Photography ed è stata diffusa su Flickr.com con licenza creative commons]

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