La Appendino vola e la Raggi precipita

Virginia Raggi ha in pochi mesi dilapidato un consenso enorme. Tanto era vasto che, nonostante ne abbia perso una ampia fetta, gliene rimane ancora abbastanza. Secondo il sondaggio realizzato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore sul gradimento dei politici locali da parte dei cittadini, il gradimento nei confronti della prima cittadina della Capitale è sceso di oltre il 20% ed ora è fermo ben al di sotto della soglia di sufficienza.

Non è il caso di domandarsi come sia potuto succedere: l’elenco degli errori commessi, anche molto gravi, è lunghissimo ed è normale che la fiducia nella nuova amministrazione sia crollata in modo verticale. Più che altro sarà interessante chiedersi cosa ci può essere oltre la Raggi. Perché se è vero, come sembra, che la luna di miele di questo sindaco è finita allora è lecito chiedersi chi altri sarebbe gradito ai romani. I sondaggi però sono così, non si pongono necessariamente interrogativi costruttivi, e se Raggi non va più bene non è detto che ci sia qualcuno in grado di sostituirla prima nell’ìmmaginario collettivo e poi al Campidoglio.

Il danno, per di più, è senza dubbio tutto locale. Il sindaco infatti non potrà accampare scuse riferite all’andamento nazionale del Movimento, perché nonostante sia innegabile che difficoltà a livello nazionale non sono mancate, altrettanto è vero che i sondaggi continuano a premiare il M5S che in alcune rilevazioni risulta essere il primo partito nel Paese. Se non bastasse, c’è la collega Appendino, che secondo lo stesso sondaggio di Ipr è al primo posto della classifica di gradimento. I cocci, insomma, sono della Raggi e solo suoi.