Ultima fermata per Atac?

Questo testo è la sintesi dell’intervento di Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc, un’associazione di utenti e consumatori, al convegno su rifiuti e trasporti che si è tenuto ieri a Roma, organizzato da “La Marianna”, un gruppo di ex radicali guidati da Antonio Negri.
La proposta della Marianna, in sostanza, è quella di dichiarare il fallimento di Atac e Ama e di indire gare europee per trovare aziende a cui affidare i servizi.

Nell’aprile scorso la candidata a Sindaco, Virginia Raggi dichiarò che l’Atac, l’azienda dei trasporti pubblici romani, “è un fiore all’occhiello per Roma”.

Vediamo alcuni dati riferiti al 2015.

  1. a) L’età media delle vetture è di 12 anni;
  2. b) 179 sono i milioni di km/vettura percorsi da Atac e Roma Tpl (-6,2% rispetto al 2014);
  3. c) -6,6% la differenza tra il servizio programmato ed effettuato;
  4. d) 653.445 sono le corse soppresse (-22% rispetto al 2014);
  5. e) 53,2% le corse di superficie soppresse per guasti alle vetture;
  6. f) 51% le corse soppresse della metropolitana per mancanza di personale;
  7. g) -6,6 milioni di biglietti venduti rispetto al 2014.

Se confrontiamo i bilanci di Atac, con il proprio Piano Industriale e con quelli dell’Atm, azienda di trasporto pubblico di Milano, le “sorprese” aumentano. I dati si riferiscono ai bilanci 2015.

Atac: Piano industriale e bilancio

Prima di esaminare i bilanci Atac e Atm è opportuno effettuare un confronto tra quanto previsto dal Piano Industriale dell’Atac, il documento, cioè, che illustra in termini qualitativi e quantitativi le intenzioni del management relative alle strategie competitive dell’azienda, le azioni che saranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici e soprattutto diffonde la stima dei risultati attesi e il bilancio dell’Atac stessa.
I valori sono approssimati.

Vetture/Km: il Piano Industriale prevedeva 171 milioni, quelli effettuati sono stati 150 milioni.
Costi della produzione: il Piano Industriale prevedeva 945 milioni di euro, quelli effettivi sono stati 1 miliardo di euro.
Quindi, alla diminuzione dei km percorsi  si è registrato un aumento dei costi!
Margine Operativo Lordo (livello di autofinanziamento): il Piano Industriale prevedeva 100 milioni, quello effettivo è stato di 57 milioni.
Costo del personale: complessivamente 537 milioni, per dipendente 45.250 euro. Il costo del personale assorbe in sostanza il Valore Aggiunto, pari a 593 milioni, con conseguenze negative per l’autofinanziamento.
Si rileva l’alta conflittualità con il personale che è costata 1.9 milioni di euro nel 2015.
Perdita di esercizio: il Piano Industriale prevedeva 43 milioni, invece,è di 79 milioni.
Debiti: in totale ammontano a 1 miliardo e 350 milioni.


Atac e Atm,bilanci a confronto

Utile e perdite: Atm utile di 24 milioni, l’Atac perdita di 79 milioni.
Debiti: Atm ha debiti per 711 milioni, l’Atac  per 1.350 milioni.
Pubblicità: Atm ha incassato 18 milioni, l’Atac 8 milioni.
Multe: Atm ha incassato 8 milioni, l’Atac 1 milione.
Interessi passivi: Atm 1 milione, Atac 10 milioni.
Fatturato per dipendente: Atm 110mila, Atac 83mila.
Margine Operativo Lordo (livello di autofinanziamento): Atm 163 milioni, Atac 57 milioni.

Considerato che la Sindaca Virginia Raggi è stata consigliere comunale dal 2013 al 2015, e quindi in grado di conoscere la situazione, appare difficile sostenere l’Atac come “fiore all’occhiello di Roma”.

Evidentemente di marziani in Consiglio Comunale ce n’erano diversi.

[La foto del titolo, At The Bus Stop, è di Simona, scattata il 23 ottobre 2007 e diffusa con licenza Creative Commons]