Silenzio sui feti, rumore sul nulla

Nei giorni in cui a Roma si discute di cimiteri in cui vengono seppelliti feti senza il consenso delle donne che li portavano in grembo, e scrivendo anche il nome della madre su una croce, la presidente della commissione Pari Opportunità del Comune di Roma, Gemma Guerrini, ha pensato bene di informarci che la sua commissione si occuperà di violenza delle donne sugli uomini, oltre che certamente di violenza contro le donne.

Perché accosto queste due notizie? Mi spiego. Dalla Sindaca Virginia Raggi e dal suo movimento-partito non è venuta per ora una parola sulla questione delle sepolture dei feti, mentre Guerrini, già prodiga di iniziative in passato contro la Casa delle donne e che sulla questione dei feti si è limitata a un 2no comment”, si occupa di cose decisamente irrilevanti, come il dramma delle violenza femminile sui maschi, che però per lei evidentemente è importantissimo.

Poco importa che l’Istat le abbia spiegato che “una indagine statistica esplicitamente dedicata ai comportamenti vessatori o violenti subiti dagli uomini da parte delle compagne. E che studiosi ed esperti del fenomeno degli uomini maltrattanti (…) hanno evidenziato come non esista una preparazione specifica che consenta di far emergere e trattare eventuali casi di maltrattamenti subiti dagli uomini”. Nonostante questo, l’esponente conclude che “esiste dunque, a parere degli esperti, un evidente ritardo sulle politiche di prevenzione, le quali dovrebbero farsi carico del rapporto relazionale più che dei singoli soggetti”.

In assenza di dati, è difficile parlare di prevenzione a prescindere. Sarebbe il caso invece che gli esperti – e non la commissione Pari Opportunità, che è un organismo politico – si attivassero per verificare se esiste davvero il problema di uomini oggetto di vessazioni e violenze da parte delle donne, e qual è la dimensione ( e lo stesso vale per donne, uomini o trans in relazioni omosessuali). Altrimenti, siamo alle scie chimiche e al terrapiattismo. Esiste a quanto pare una sindrome del marito picchiato, di cui non si conoscono i contorni statistici, ma possiamo ipotizzare al momento che sia poco rilevante (a meno che non ci si voglia rifugiare sul terreno del complotto).
Mentre invece la violenza sulle donne purtroppo è diffusa. Produce non solo abusi, ferite psichiche,  ma anche femminicidi. E femminicidio non vuol dire che è morta una donna, ma che una donna è stata uccisa in certe circostanze, legate a un contesto di coppia, di famiglia.

È lo stile di governo del M5s, in fondo, almeno a Roma. Occuparsi spesso di fregnacce ed evitare di prendere posizione su cose più serie

Esiste anche, da anni, una questione legata al seppellimento dei feti, che è una questione ideologica, non solo di privacy, legata alla dichiarata e manifesta volontà di colpevolizzare le donne che ricorrono all’interruzione volontaria di gravidanza, magari anche se si tratta di aborto terapeutico, come in questo caso. E succede in una città, in una regione, dove abortire è difficile.
Di queste cose il M5s, e la sindaca, che è anche, in quanto tale (lo dice la legge) la responsabile della salute dei cittadini del Comune, però non pare preoccuparsi. 

È lo stile di governo del M5s, in fondo, almeno a Roma. Occuparsi spesso di fregnacce ed evitare di prendere posizione su cose più serie. Mandare video su un ascensore riparato in un edificio qualunque, su un prato sfalciato da qualche parte, su un asfalto rifatto su quella tale strada (magari dopo pochi giorni l’asfalto cede, ma va bene lo stesso) senza però occuparsi del contesto, indicare un piano, mentre è la città che da anni – certamente prima del M5s –  va in malora.

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