Come fare per la spesa

La mia famiglia è quasi privilegiata, in questi giorni di blocco. Attorno a casa, a una distanza di poche centinaia di metri – non più di 400 – abbiamo tre supermercati e un mercato rionale, in cui sono aperti meno della metà dei banchi ma che comunque è scarsamente frequentato, pur se l’accesso è regolamentato e vengono rispettate le distanze di sicurezza. Tre “bangla”, due dei quali sulla stessa strada. E poi c’è un alimentari tradizionale, a 50 metri. Insomma noi, che siamo in 5, ce la caviamo bene. Ma non tutti, a Roma, hanno la stessa fortuna, mentre tutti hanno più o meno le stesse necessità.

Sui social, diverse persone che seguo hanno pubblicato file di coda e indicazioni sui (lunghi tempi) di attesa. C’è chi è arrivato anche un’ora prima dell’apertura per poter fare la spesa subito. Noi, di solito, andiamo all’ora di pranzo, quando le code scompaiono o si assottigliano di molto.

Da qualche giorno, intanto, è stato lanciato il sito Dovefila.it, che dovrebbe funzionare un po’ come il Waze dei supermercati: sulla base delle segnalazioni degli utenti stima i tempi di attesa davanti ai singoli supermercati. Mentre scrivo, però, non ci sono informazioni disponibili sui singoli supermarket e un banner informa “Stiamo lavorando per metterti a disposizione una nuova versione del servizio. Nel frattempo continueremo a raccogliere le segnalazioni tue e delle altre persone in coda”.

DoveFila è uno spinoff di DoveConviene, il sito-app che informa sulle offerte dei vari supermercati (ma anche di catene di negozi di elettronica e altri settori), con i volantini dei prodotti scontati. DoveConviene a sua volta fa capo alla multinazionale italiana ShopFully, che opera anche all’estero e conta circa 200 addetti.

Un sistema utile per capire quali sono i tempi di attesa è anche quello di Google. Di solito, quando si cerca un locale o anche un negozio, compare un grafico con l’indicazione degli orari di attesa e i picchi di pubblico nel corso della giornata.

Ricordate che i mercati rionali restano aperti, anche se ovviamente l’ingresso è regolamentato per ragioni di sicurezza.

 

La croce della spesa online

Per il momento, la spesa online è piuttosto inaccessibile, o meglio, ha tempi di consegna piuttosto lunghi. Ma non è sorprendente, visto che in Italia, fino al mese scorso, la quota dell’online sulla spesa complessiva ai supermercati era inferiore all’1% rispetto a una media nel Regno Unito del 7-8%. La logistica non s’improvvisa, e nessuno era preparato per un evento del genere e per una domanda cresciuta così tanto in così breve tempo. Per fare un esempio: a casa mia, facciamo la spesa online da più di 10 anni, alla Coop.  Il 10 marzo scorso, la data di consegna prevista era soltanto due giorni dopo (il 12 marzo). Ma abbiamo ordinato davvero soltanto l’indomani, l’11 marzo, e a quel punto la consegna era già scalata al 23 marzo, quindi 12 giorni dopo. Ora l’attesa è di settimane.

Se provate a collegarvi con i siti per la spesa online delle principali catene di supermercati, rischiate in alcuni di dovervi mettere prima di tutto virtualmente in coda in attesa di poter ordinare. Alla Carrefour (che consegna gratuitamente agli over 65, come Esselunga), per esempio, c’è un’attesa di 20 minuti.  Il Todis di via Tuscolana ha bloccato invece gli ordini fino al 31 marzo. Mentre sul sito di Eurospin sembra impossibile ordinare invece molti prodotti alimentari.

La spesa al telefono

In molti casi, funziona sempre la vecchia spesa ordinata per telefono. Coldiretti a Roma ha inaugurato giorni fa un sistema di consegna a domicilio di pacchi (solo all’interno del Raccordo anulare) con vari tipi di prodotti freschi, dalla verdura al latte, dalle uova al pane. I pacchi sono di tre tipi (uno anche bio) e variano per contenuto e prezzo (dai 25 ai 50 euro). In questi giorni il “sindacato contadino” ha ricevuto circa 1.000 ordinazioni, dopo essere stato costretto a chiudere il Farmer Market di Circo Massimo, assediato dalle file.

Il mercato Esquilino, oltre a essere aperto, organizza consegne a domicilio, e a questo link troverete i numeri di telefono dei vari banchi. Anche nel II Municipio c’è una serie di banchi che effettuano consegne, e lo stesso avviene a Casal de’ Pazzi.

Nel frattempo, un gruppo di produttori agricoli della provincia romana sta organizzando una piattaforma online per facilitare le consegne, ma ancora non si hanno notizie certe.

L’associazione Carte In Regola ha messo online e aggiorna con le novità una guida ai servizi a domicilio, che va dal catering classico ai dolci a domicilio, passando per salumi, pizza, birre, alimentari vari, quasi tutti raggiungibili per telefono.

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