A Roma tutti i suoni del libro

Mi è capitato di essere guardato con stupore quando ho confessato di aver ascoltato l’audiolibro di autore importante. Poco prima della confessione avevo parlato con molta libertà del libro in questione e chi mi ascoltava era assolutamente convinto che lo avessi letto girando una pagina dopo l’altra, nemmeno poteva immaginare che oramai – quando non ascolto un audiolibro – sfoglio soprattutto libri elettronici, eBook.  Insomma sì, c’è ancora chi riesce a sgranare gli occhi per la sorpresa.
Lo dico – sia chiaro – con tutto il rispetto che si deve e il piacere che si ha nel tenere tra le mani un romanzo o un saggio scritto su carta.

C’è un pregiudizio intellettuale, dietro quello stupore: dietro la lettura solitaria di una pagina scritta crediamo che ci sia un maggiore impegno, che richieda una maggiore attenzione. Ma è proprio così? La mia esperienza mi dice che non è così. Probabilmente diamo più peso a quanto vediamo con i nostri occhi, invece che a quanto sentiamo con le nostre orecchie. La differenza nell’ascolto di un audiolibro la fanno l’interprete, il tipo di libro, e quanto sia riuscito il romanzo stesso.  Inoltre ci si può muovere, fare altre cose mentre si ascolta: per esempio, nel mio caso io guido in auto. Invece di ascoltare la radio, ascolto un audiolibro.

Foto di Raymond Snijders diffusa con licenza creative commons su Flickr.com

In altre parole e per intenderci meglio, almeno su un punto, non c’è, per quanto mi riguarda, una concorrenza tra i due modi di assorbire un libro, che lo si faccia con le orecchie o con gli occhi. Non è uguale, vero. Non vuol dire però che per forza di cose una sia migliore dell’altra, o che una vada a detrimento dell’altra.
Per chi conoscesse poco questo mondo degli audiolibri, come per chi ne è un appassionato ascoltatore, a Roma dall’8 al 10 novembre  l’ex Gil, lo storico palazzo di Trastevere realizzato dall’architetto Moretti nel 1933, ospita “Libri per le tue orecchie – La Festa gli audiolibri”. Il programma, come si dice in questi casi, è ricco. Tra gli attori-lettori presenti ci sono Massimo Popolizio, Giorgio Marchesi, Iaia Forte. Previste delle attività anche per i più piccoli.  Non manca un confronto tra le principali aziende italiane in questo settore: Audible, Storytel, Emons, Libri Mondadori, Adriano Salani Editore, il Narratore audiolibri e Radio3 Rai.

Un aspetto che cambia è quello di avere un interprete del testo, l’attore che legge. Quando leggiamo da soli, la comprensione si sviluppa principalmente dentro di noi. Con l’audiolibro la voce di chi legge diventa una guida che tuttavia non limita, offre una pista come potrebbe capitare a teatro.
Per esempio l’8 novembre, alle 18.30,  Francesco Montanari leggerà Il complotto contro l’America di Philip Roth, introdotto dallo scrittore Francesco Pacifico. Il confronto tra i due sarà interessante per incrociare le diverse esperienze di lettura: un testo – del resto – non misura la sua forza nel tempo grazie alle molteplici interpretazioni che consegna al mondo? Sempre lo stesso giorno, alle 20.30, Francesco Piccolo (che ha anche un’esperienza come voce narrante di alcuni suoi libri) e Melania Mazzucco raccontano il loro rapporto con l’audiolibro.

Foto di David JM Clare 89 diffusa su Flickr.com con licenza creative commons

Al mattino di sabato e domenica ci sono dei laboratori per bambini per la fascia di età 4-10 anni, fino ad un massimo di 30 partecipanti. Non occorre prenotarsi, si procede sino ad esaurimento posti. Chi ha dei figli certamente saprà che nelle scuole elementari i libri di testo prevedono già una parte audio, quindi per i più piccoli ascoltare una storia non sarà così traumatico come per chi è nato con gli occhi poggiati sulla carta stampata.
Il rapporto scuola-audiolibri apre un differente filone. Se spesso l’ascolto di un libro letto viene associato alla possibilità di fare altre cose contemporaneamente (guidare, cucinare eccetera…), bisogna considerare che può essere un valido aiuto per la comprensione di un’opera letteraria e in qualche modo – grazie ad abili interpreti – coinvolgere maggiormente il lettore. L’ascolto concentrato di un audiolibro, senza nessuna distrazione, può dare dei piaceri inaspettati.

Chi non ha mai ascoltato audiolibri può fare una prova gratuita di Storytel o Audible, le due piattaforme streaming attive in Italia. Altrimenti sul sito del programma di Radio Tre, Ad Alta Voce, c’è un catalogo gratuito e ricco con tutti gli audiolibri proposti agli ascoltatori nel corso degli anni. Girando in rete si trova parecchia roba, penso per esempio alla possibilità di acquistare i cd e/o mp3 come propongono Emons o Salani. Il mercato è indubbiamente in espansione, anche se non ancora ai livelli di altri paesi europei. Probabilmente chi si avvicina a questo tipo di “lettura” è già un lettore forte: non è detto tuttavia che questo supporto espressivo del libro scritto non apra una possibilità in più a coloro che rimangono lontani da librerie e libri.

Non so quale domanda vi stiate facendo al termine di questo articolo, sempre che siate arrivati sino a qua. A me n’è venuta una, in realtà si tratta di un rischio, a cui in qualche modo ho fatto riferimento. Mettere in gara gli audiolibri e i libri cartacei, considerando vantaggi e svantaggi, nemmeno si trattasse di un elettrodomestico.
Non credo sia la formulazione giusta, perché in realtà ci troviamo di fronte ad una forma espressiva e per certi versi si tratta di un’evoluzione, dato che la letteratura interpretata da grandi attori veniva incisa in vinile gà in passato (qui un esempio). Il disco non potevi portarlo ovunque, l’audiolibro invece sì, facilitando un ascolto estemporaneo che potrebbe iniziare in ogni luogo e a qualsiasi ora.

Qui il programma di Libri per le orecchie.

[La foto del titolo è di Innov8Social ed è stata diffusa su Flickr.com con licenza creative commons]

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