Bobo Rondelli agita il laghetto ex Snia

Il rione Prati a Roma è quasi interamente circondato dal Tevere. A livello toponomastico si direbbe che è una specie di carta nautica disegnata male, tra via degli Ammiragli, le piscine del Foro Italico e il Ministero della Marina.
A parte questo e i gabbiani, però, va detto che in tutto quel quartiere non c’è mai stato molto che potesse davvero ricordare l’idea del mare, i vicoli di un porto e – men che meno – lo spirito di una città come la Livorno di Piero Ciampi.
Eppure, proprio l’autore di Sporca Estate trovò qui, dietro i palazzi del Mercato Trionfale, qualcosa di molto simile ad un rifugio e l’aria di casa.
Negli anni 60, di sicuro, alcuni ristoratori di via Doria lo accolsero come uno di famiglia, facendogli trovare un tavolo sempre pronto e non portandogli mai il conto, specialmente nei suoi momenti di più buia e nera difficoltà.
Non sappiamo se in zona esista oggi qualche enoteca con lo spirito d’avventura conradiano pronta a fare credito anche a Bobo Rondelli. L’ex voce degli Ottavo Padiglione in ogni caso saprebbe sempre come ripagare tutti al bancone, con racconti di vita intensi e coinvolgenti, anche molto prima del bicchiere della staffa.
Il suo repertorio negli anni si è temprato e irrobustito, come l’indomita biografia che si trascina dietro, e oltre alle canzoni si è arricchito di innumerevoli incursioni nel cinema, nel teatro e di spettacoli iconoclasti in tutta Italia.
Negli anni 90, per la musica indie e hip hop  si parlava tantissimo di Catania e Napoli, anche se Livorno probabilmente, almeno in ambito alternativo, è sempre stata la scena più completa.
Di quel circuito, Rondelli e Lenzi dei Virginiana Miller sono sempre stati le voci più autorevoli. Se esiste una lingua ultraterrena capace di mettere in contatto Morrissey con Piero Ciampi, loro la parlano benissimo e in più hanno sempre avuto una propensione alla poesia, forse persino troppo evoluta per la ricettività barbara e incolta del pubblico italiano.
Rondelli oltre al talento cristallino, poi, ha sempre messo di suo anche esperienze di vita al limite, che ora raccoglie nel libro Cos’hai da guardare edito da Mondadori.
Giovedì 24 ottobre l’autore presenterà il testo in un nuovo spettacolo nell’ambito di Logos – Festa della Parola, una rassegna di cinque giorni che si terrà presso la Ex Snia a Roma e che spazierà tra arte e fotografia, cinema e cultura.
Ogni volta la performance de L’uomo che ha picchiato la testa riesce ad essere diversa e sorprendente. Non è escluso che in quei giorni il Laghetto della Snia si agiterà come nella peggior tempesta che si è vista nel Golfo di Livorno.
[La foto del titolo è tratta dalla copertina del libro di Rondelli]

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