Chi ci dovrebbe guidare?

La vicenda del ladro ucciso a Lodi ha rimesso sul piatto uno dei dischi preferiti di Matteo Salvini. Non so se il leader leghista ignori davvero che la legittima difesa è già dettagliatamente disciplinata dal nostro ordinamento, ad ogni modo lui mette su il disco e invoca “una legge per la legittima difesa”, senza troppo chiarire cosa ci sarebbe dentro. Cosa vuole Salvini? Sparare alle spalle al ladro che scappa? Tagliare la lingua a chi offende sua sorella? Tagliare le mani a chi gli mette lo stuzzicadenti al citofono? Prima o poi ce lo spiegherà.

In attesa bisognerà evitare di far apparire Salvini come l’unico italiano appassionato di dischi rotti. La proposta del leader leghista (ma quale proposta poi?) è stata accolta sui social con grande entusiasmo. Hanno mollato il benzinaio vicentino e adesso portano in giro il totem del ristoratore lodigiano: su tanta roba informe, mancando qualsiasi altra risposta politica seria, è inevitabile che il Salvini di turno si precipiti a speculare.

Del resto, chi dovrebbe guidare la cosiddetta “opinione pubblica” verso più miti consigli, ponendo ragionevolezza e diritto come unici riferimenti validi? Il Pd forse? Quello guidato da un signore che dice: “se mio padre è colpevole, per lui pena doppia? Per favore, non fatemi ridere. La ruspa di Salvini è il minimo che ci meritiamo.

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