Terremoto e scuole. Il Comune risponde

Qualche giorno fa, alla ripresa delle pubblicazioni di RomaReport, avevamo scritto delle verifiche a tappetto avviate dal Comune di Roma sulle scuole cittadine. Puntuale, nel pomeriggio, è arrivata la risposta del Comune che, per correttezza, riportiamo integralmente.

Terremoto: 1045 scuole controllate da tecnici comunali
In campo 150 addetti alle verifiche; chiuso asilo Pollicina
Sono 1045 le scuole e gli asili nido controllati dai tecnici del Comune di Roma, a seguito della scossa di terremoto dello scorso 30 ottobre; circa 130 gli addetti alle verifiche inviati dai municipi per le operazioni di monitoraggio. Per 89 edifici è stato predisposto un ulteriore approfondimento che ha visto al lavoro 23 tecnici del Simu (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) del dipartimento Lavori Pubblici del Campidoglio. Per una struttura, l’asilo nido Pollicina di via Gai nel II Municipio, è stata disposta la chiusura per consentire lavori di manutenzione ad un solaio. Venti scuole sono state immediatamente riaperte in quanto non sussistono criticità; per 57, infine, è stata disposta la riapertura con prescrizioni quali l’interdizione di alcuni ambienti per consentire lavori di manutenzione. Centosettanta edifici non hanno evidenziato alcuna criticità tale da richiedere controlli tecnici.

Come potrete facilmente dedurre anche voi, restano comunque alcune zone d’ombra non chiarite neanche da questo aggiornamento. In particolare, non riusciamo a spiegarci  perché il Comune non voglia pubblicare i verbali di accertamento attraverso cui hanno ottenuto queste informazioni e come abbiano potuto 130 addetti verificare oltre 1000 scuole in una giornata. E, infine, quando e come saranno verificate anche le strutture delle scuole secondarie superiori. In particolare, su quest’ultimo punto vale la pena di soffermarsi ancora qualche istante. La “riforma” delle Province (a proposito, si parla ancora di loro cancellazione anche nella riforma costituzionale su cui siamo chiamati a esprimerci il prossimo 5 dicembre) prevede che le competenze siano riassorbite dalle “città metropolitane”, o da enti territoriali di area vasta. A Roma quindi, come per le città di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, si è appunto creata la “Città metropolitana di Roma Capitale”, presieduta da un Sindaco metropolitano, che coordina le attività di 121 Comuni appartenenti all’area. Beh, indovinate un po’ chi è stato eletto (elezione di secondo grado) alla guida? Ma si, avete indovinato, la Sindaca Virginia Raggi. Dalla quale, a questo punto, rimaniamo ancora di più in attesa di una risposta alla domanda: chi e quando verificherà lo stato di agibilità delle scuole secondarie superiori e obbligherà finalmente i Dirigenti a verificare e pubblicare il “certificato di agibilità statica”?