La quotidiana lotta per il decoro di Roma

A Monteverde la realtà del retake è cosa seria. Il gruppo dei volontari per il decoro, nato due anni fa, ha messo radici sul Gianicolo, a Trastevere e Monteverde Nuovo. Si danno appuntamento su Facebook e si vedono in piazza, nel week end ma non solo. Tra loro ci sono quelli armati di ramazza, di compressori ad acqua, di vernici per cancellare le odiose scritte. Ma la loro arma principale è il raschietto, con cui ripuliscono le strade dagli adesivi degli imbrattatori seriali. Il loro ultimo Retake, in largo Oriani a Monteverde Vecchio, ha visto partecipare venticinque persone ed ha restituito al quartiere una piazza visibilmente rinata. E a costo zero: i volontari si fanno carico di tutte le spese per i loro strumenti di lavoro e per i prodotti – come i solventi – indispensabili per la pulizia che troppo spesso il Comune fa mancare. Peccato che subito dopo l’ultima faticaccia dei retakers, tutto il quadrante Ovest della capitale si sia svegliato imbrattato da una pioggia di manifestini arancioni, incollati ovunque sarebbe vietato farlo: sui muri, sui cassonetti, sulle ultime cabine telefoniche rimaste. Cosa dicono, quegli adesivi? Che un privato sta cercando urgentemente un appartamento proprio in quella zona, con un numero di cellulare, 3317537322 stampato a tutto tondo. Sfortunato signore, che da anni cerca, cerca, e non trova mai questa benedetta casa, che pure deve acquistare con tanta urgenza da non potersi rivolgere, come noi tutti, ai giornali di annunci e ai portali in rete. Fortuna intermittente, a dire il vero, per questo affamato acquirente. Perché malgrado commetta un illecito al minuto (attaccare adesivi sui muri è vietato, sì, anche a Roma) la passa incredibilmente liscia, riuscendo a proseguire nella sua azione a dispetto della Polizia Municipale, che evidentemente di lui non si è mai accorta.
Ad aprire gli occhi sono stati i volontari del Retake, che vogliono organizzarsi per prendere di mira gli imbrattatori seriali ed hanno già riportato più di un successo. Parlando con i diretti interessati e in qualche caso convertendoli, convincendoli cioè a smetterla con l’affissione selvaggia di foglietti, fotocopie e adesivi ovunque. Il tam tam lunedì mattina ha promosso una “bonifica” del quartiere, ma stavolta i volontari vogliono andare in fondo, sporgere denunce precise e mobilitare le istutuzioni. “Chiediamo un incontro al Prefetto di Roma e sollecitiamo tutti i candidati sindaco a esprimersi sull’argomento”, scrivono nel loro gruppo Facebook.
Roma è anche questo: romani che si tirano su le maniche e dimostrano con i fatti di amare la loro città. Luoghi dalla bellezza tradita da riconquistare. Il decoro da difendere strada per strada. Puro altruismo? Non soltanto. Il valore degli immobili quando il contesto è pulito, signorile, sicuro aumenta anche del 20%. Dispiacerà al tale che cerca urgentemente, perché forse dovrà pagare un po’ di più, ma i cittadini stanno acquisendo consapevolezza, il decoro è un valore tutt’altro che immateriale, anzi: il miglior investimento che si possa fare.