Ai trasporti serve una svolta

Ancora non è chiaro come finirà la vicenda “Marino sindaco di Roma”, una serie oggi quasi più avvincente di quelle proposte da Netflix. E ancora non sappiamo se dal Campidoglio arriverà l’atteso (nel bene e nel male) provvedimento per la pedonalizzazione integrale dei Fori. Io, personalmente, spero in una misura choc, dopo la falsa pedonalizzazione di un tronco della strada , dove al massimo si vedono le palizzate del cantiere della Metro C. Spero cioè in un vero e proprio archeo-boulevard che consenta di vivere in un modo diverso quel museo all’eria aperta che sono i Fori (e che già oggi sono nella Ztl, lo dico per chi paventa catastrofi cosmiche per la circolazione).

Nel frattempo, però, i ciclisti della Capitale, che da qualche anno si sono organizzati e sfornano numerose proposte (come quella del Grab, il Grande raccordo anulare delle bici, finito tra le opere prioritarie del Giubileo) hanno lanciato una petizione per fare subito un passo, anzi, una pedalata, in più: chiudere alle auto l’Appia Antica.
La petizione di VeloLove può firmare a questo indirizzo.
L’idea non è nuova e risale ad alcuni decenni fa: creare un grande parco archeologico vivente che colleghi il centro di Roma con il Parco dell’Appia Antica, la Regina Viarum. L’obiettivo è quello di creare una ciclovia per romani e turisti, a piedi o in bici, al posto di un’arteria urbana oggi invasa quotidianamente dalle auto tutti i giorni: anche la domenica, quando in teoria sarebbe aperta solo ai residenti, e ai mezzi pubblici. In più, mancano i marciapiedi.

La prima preoccupazione di chi è scettico sui progetti di pedonalizzazione o comunque di chiusura/riduzione del traffico è sempre la stessa: ma la gente non può passare per andare a lavorare! Intanto la strada è già oggi dentro al Parco dell’Appia Antica. Ed è per un lungo tratto già chiusa al traffico, andando verso il Raccordo, da Via di Cecilia Metella, semplicemente perché il fondo stradale non consente di fatto il passaggio.
Esistono strade alternative e parallele all’Appia Antica, basta guardare sulla mappa… E soprattutto, se provate a passarci negli orari di punta, noterete serpentoni di auto in fila. Dunque, non è una scorciatoia, come qualcuno pensa. E in più, così si rallenta anche il servizio di trasporto pubblico.
Trasporto pubblico, appunto. Quella è una risorsa di cui Roma ha bisogno. E va in questo senso la proposta, avanzata già l’anno scorso da un circolo del Pd, di creare una stazione ferroviaria a via Polia, nel Parco degli Acquedotti, cioè a poca distanza dall’Appia Antica. In quel modo, i turisti potrebbero arrivare direttamente lì da Termini, senza pullman. E lo stesso vale per i residenti diretti in centro. Insomma, pedonalizzare e creare trasporto pubblico è la sintesi perfetta.